sofistico
È aggettivo che qualifica un'argomentazione non ‛ scientifica ' (in quanto non muove da principi veri) e ‛ non probabile ' (in quanto non assume principi fondati sulla comune opinione e accettati dai più), e capace di produrre solo scienza ‛ apparente ' (v. SOFISTA). La locuzione ‛ argomenti s. ' vale " sofisma " (v.) o " paralogismo ". Aristotele fornisce gli strumenti per la confutazione di tali argomenti negli Elenchi sofistici (v.), ricordati da D. in Mn III IV 4 sotto il titolo latino di De sophisticis elenchis.
In Cv II XIII 12 la Dialettica è intesa come quella parte della logica che considera gli argomenti probabili (studiati da Aristotele nei Topici) e s. (studiati negli Elenchi; v. PROBABILE); in XIV 19 si esclude che nella Divina scienza abbia luogo lite alcuna d'oppinioni o di sofistici argomenti, cioè si nega che si possa procedere con argomenti dialettici (probabili) e sofistici; v. ARGOMENTO; SAPIENZA; SCIENZA. In Quaestio 43 ratio instantiae sophistica est, quia fallit secundum quid et simpliciter, s. è detto l'argomento fallace che assume un termine simpliciter in primo luogo, per poi restringerne il significato e l'uso (secundum quid).