SOFONISBA (Sophoniba, Σωϕονίβα, Σοϕωνίς; il vero nome forse Ṣaphonba῾al)
Nobile cartaginese figlia di Asdrubale di Giscone, generale della seconda guerra punica.
Famosa per la sua bellezza e intelligenza, sposò Siface. Fatto prigioniero Siface da Massinissa e Lelio, essa pure fu fatta prigioniera e Massinissa la sposò. Ma Scipione, sobillato dal geloso Siface, che aveva fatto presente il pericolo per Roma dell'unione di Massinissa e S., chiese S. come preda di guerra. Allora piuttosto che il disonore della prigionia essa bevve un veleno e morì. Questa è la tradizione liviana; Diodoro e Dione seguono una tradizione, secondo la quale S. prima di sposare Siface era stata fidanzata di Massinissa.
Non conosciamo un ritratto di Sofonisba. Si hanno due pitture pompeiane di cui una molto rovinata, che rappresentano la morte di S.: è sul letto circondata da Massinissa e da altri personaggi e alza la coppa, che contiene il veleno. Tali pitture parietali derivano certamente da quadri non identificabili finora.
Bibl.: O. Jahn, Tod der Sophonisba, Bonn 1859; W. Helbig, Wandgemälder Städte Campaniens, Lipsia 1868, p. 313, n. 1385; J. J. Bernoulli, Röm. Ik., Stoccarda 1892-94, I, p. 56 ss.; Kahrstedt, in Pauly-Wissowa, III A, 1929, c. 1099, s. v.; G. E. Rizzo, La pittura ellenistico-romana, Milano 1929, tav. CXCVI; O. Elia, in Not. Scavi, 1934, p. 282, fig. 9; K. Schefold, Wände Pompeis, Berlino 1957, pp. 46, 219.