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SOGGETTO

di Guido Calogero - Enciclopedia Italiana (1936)
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SOGGETTO

Guido Calogero

. Termine filosofico di storia assai singolare, essendo giunto a possedere un significato per certi aspetti esattamente antitetico a quello che aveva in origine. Il latino subiectum traduce il greco ὑποκείμενον, e questo, secondo la sua stessa etimologia, significa inizialmente, in generale, tutto ciò che "soggiace" o "sottostà". Esso designa quindi, p. es. in Aristotele, tanto la materia, come sostrato su cui s'imprime la forma individuante, quanto la stessa sostanza individuata (il latino substantia, che corrisponde al greco seriore ὑποστασις "ipostasi" - mentre Aristotele usa in tal senso οὐσία, letteralmente pari ad essentia - è del resto etimologicamente del tutto analogo a subiectum) in quanto sorregge gli attributi, o "accidenti", che le ineriscono. E siccome il rapporto reale che connette l'attributo alla sostanza si rispecchia in quello logico collegante i due termini del giudizio, così s'intende come il termine designante il "sostrato" delle affezioni venga insieme a indicare il "soggetto" a cui è attribuito, affermativamente o negativamente, il predicato.

A questo significato logico (ancora oggi valido nella sua sfera) del subiectum si accompagna così quello per cui esso, al pari dei corrispondenti termini di "sostanza" e "ipostasi", serve a designare la realtà in ciò che ha di più reale e in sé consistente, dato che per il pensiero classico il sospetto di relatività al senziente può tutt'al più colpire le affezioni o "qualità" (come p. es. quelle avvertite dai sensi particolari, colori, suoni, sapori, ecc., già condannate da Democrito come "convenzionali", cioè relative alla natura e situazione dell'organo percipiente), ma non mai il sostrato, comunque esistente, che quelle qualità sorregge. Di conseguenza, nella terminologia logica latina, fin dal tempo di Apuleio e di Boezio, subiectum e subiectivus si riferiscono al carattere di realtà sostanziale delle cose: e così per la filosofia scolastica esse subiective significa l'esistenza reale, mentre esse obiective designa la sussistenza soltanto nel pensiero, con antitesi di valori esattamente contraria a quella che i termini di soggetto e oggetto vengono invece ad assilmere nel pensiero moderno.

Questo capovolgimento del significato di subiectum e dei suoi derivati, che naturalmente porta con sé il capovolgimento analogo di quello del suo opposto, si compie dal sec. XVII in poi. Cartesio mantiene ancora l'uso scolastico: ma già Hobbes e Leibniz adoperano il termine per designare il soggetto dell'attività senziente (Hobbes definisce: subiectum sensionis ipsum est sentiens, nimirum animal). Il passaggio terminologico è naturalmente reso possibile dal fatto che l'attività senziente viene concepita inizialmente come attributo del "soggetto" corporeo a cui inerisce. S'inaugura così la tradizione per la quale il termine soggetto è adoperato per designare, in genere, la coscienza e il pensiero, il suo opposto passando perciò a indicare la realtà che esiste in sé e che quindi è il termine a cui il pensiero deve adeguarsi. Di conseguenza, nella stessa realtà si presenta come "soggettivo" ciò che non si può pensare esistente se non in funzione del pensiero, e come oggettivo ciò che invece sussiste in sé indipendentemente dal suo essere conosciuto. Questo nuovo significato si afferma in maniera decisiva col Kant e con l'idealismo tedesco dell'Ottocento, restando quindi acquisito a tutta la gnoseologia posteriore. Il soggetto s'identifica in esso con l'Io, e al pari di quest'ultimo si distingue in soggetto trascendentale, o puro, e in soggetto empirico, a seconda che vien concepito come forma universale e assoluta o come realizzazione individuale e relativa dell'attività pensante. Vedi perciò soggettivismo.

Per il soggetto di diritto: v. capacità giuridica; persona: Persona giuridica.

Vedi anche
oggetto Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto a soggetto). In senso concreto, ogni cosa che cada sotto i sensi dell’uomo, in particolare che ... trascendentale Nel linguaggio della filosofia scolastica, attributo di proprietà o attributi, che sono al di sopra di tutte le categorie, sorpassando in estensione tutti quanti i generi. In I. Kant il termine designa l’‘a priori’, come ciò che non deriva dall’esperienza, ma è condizione del costituirsi di essa. Si ... sostanza anatomia In biologia e in anatomia, materia organica e organo che presentano aspetto omogeneo e limiti ben definiti. sostanza bianca e sostanza grigia Le due componenti fondamentali del sistema nervoso centrale, così denominate, la prima per il colore delle fibre mieliniche di cui è ricca, e la seconda ... pensiero dianoetico Nella gnoseologia aristotelica, l’attività mentale che viene messa in atto dalla διάνοια, cioè dal pensiero discorsivo, il quale scinde nella dualità giudicante del soggetto e del predicato l’unità dell’oggetto del pensiero noetico, cioè dell’intuizione intellettuale della νόησις.  Virtù dianoetiche ...
Altri risultati per SOGGETTO
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    Enciclopedia on line
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  • oggetto/soggetto
    Dizionario di Medicina (2010)
    In psicoanalisi, oggetto designa ciò con cui un individuo (definito soggetto) è in rapporto; l’elemento fondamentale, quindi, della relazione che la persona intrattiene con l’altro o con ciò che percepisce come altro. L’oggetto è in genere specificato dagli aspetti della relazione che si intendono sottolineare: ...
  • soggetto
    Dizionario di filosofia (2009)
    Termine il cui uso copre un’ampia gamma di significati che rinviano sia all’esser sottoposto o all’essere sostrato (➔) di determinati accidenti che concorrono all’identificazione di una data sostanza, sia alla connotazione propria di tale sostanza nella sua peculiarità e, in età moderna in modo sempre ...
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    Enciclopedia del Cinema (2004)
    Soggetto Giuliana Muscio Il termine soggetto (ingl.: story) indica il nucleo narrativo, la storia, da cui si sviluppa la sceneggiatura. Il soggetto può essere una storia originale, scritta per lo schermo, come è frequente nel cinema italiano, oppure una property, materiale narrativo del quale si ...
Vocabolario
soggettivo
soggettivo (ant. suggettivo) agg. [dal lat. tardo subiectivus, der. di subiectum: v. soggetto2 e cfr. subiettivo]. – 1. a. Che riguarda il soggetto, che ha fondamento nel soggetto: valore s. dei giudizî. Più specificamente, come termine...
soggètto²
soggetto2 soggètto2 s. m. [dal lat. tardo subiectum, sostantivazione del part. pass. subiectus: v. la voce prec.]. – 1. a. Argomento, tema: Don Rodrigo, senza indovinar precisamente il s. di quella visita, pure ... n’avrebbe fatto di meno...
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