soil sealing
loc. s.le m. inv. Impermeabilizzazione del suolo, determinata dalla cementificazione non pianificata dei territori.
• Anche del fotovoltaico su suoli agricoli abbiamo già scritto su queste pagine, prendendo come spunto la delicatissima situazione in Puglia. I pannelli fotovoltaici a terra inaridiscono completamente i suoli in poco tempo, provocano il soil sealing, cioè l’impermeabilizzazione dei terreni, ed è profondamente stupido dedicargli immense distese di terreni coltivabili in nome di lauti incentivi, quando si potrebbero installare su capannoni, aree industriali dismesse o in funzione, cave abbandonate, lungo le autostrade. (Carlo Petrini, Repubblica, 18 gennaio 2011, p. 47, R2) • Ultimi in Europa per sviluppo economico, produttività, investimenti in infrastrutture e crescita demografica, un primato almeno non ce lo toglie nessuno. Nel soil sealing non abbiamo rivali. Traduzione: impermeabilizzazione delle superfici naturali. Succede quando si consuma pericolosamente territorio con palazzine e capannoni, come stiamo facendo in Italia da troppi anni. (Sergio Rizzo, Corriere della sera, 23 maggio 2012, p. 6, Primo Piano) • È come se ogni anno si costruissero due o tre città nuove, delle dimensioni di Milano e di Firenze, e questo in un Paese a incremento demografico zero. Le dimensioni e la natura del disastro non si colgono appieno senza un dato ulteriore: questa dissennata cementificazione si compie a danno dei più preziosi suoli agricoli (pianura padana, Campania un tempo felix, cioè feconda), colpendo al cuore l’agricoltura di qualità, coprendo i suoli con una spessa coltre di cemento (soil sealing) con perdita irreversibile delle funzioni ecologiche di sistema e fragilizzazione del territorio: cresce così la probabilità di frane e alluvioni, se ne rendono più gravi gli effetti. (Salvatore Settis, Repubblica, 8 febbraio 2013, p. 1, Prima pagina).
- Espressione inglese composta dai s. soil ‘terra, terreno’ e sealing ‘sigillare’.