Solalinde Guerra, José Alejandro. – Sacerdote cattolico e attivista per i diritti umani messicano (n. Texcoco 1945). Strenuo difensore dei diritti dei migranti che dal Messico e dall’America Centrale si dirigono verso gli Stati Uniti, nel 2007 ha fondato nella città di Ixtepec (Messico meridionale) il centro di aiuto Hermanos en el camino, di cui è anche direttore, che accoglie ogni anno circa 20.000 individui in fuga da condizioni di vita inaccettabili. Sebbene minacciato ripetutamente di morte dai cartelli del narcotraffico, e costretto a vivere sotto scorta dal 2011, il religioso ha continuato a denunciare alla comunità internazionale le violenze di cui sono fatti oggetto gli indocumentados, assimilabili per molti versi a quelle subìte dai profughi che affrontano il Mediterraneo in cerca di salvezza. Collaboratore del testo di P. Ultreras La Bestia, la tragedia de migrantes centroamericanos en México (2012), sull'allucinante viaggio in treno verso gli USA, e autore de I narcos mi vogliono morto (con L. Capuzzi, 2017), S. è stato insignito di numerosi riconoscimenti internazionali per la sua attività umanitaria, tra cui nel 2012 il prestigioso Premio nacional de derechos humanos, ed è candidato al Premio Nobel per la pace 2017.