sold in/sold out
Si definisce ‘s. in’ o sell in il riconoscimento dei ricavi di vendita nel momento in cui il bene è ceduto al distributore. Il produttore non cerca solo di convincere il consumatore finale ad acquistare il proprio prodotto, ma anche il distributore a immagazzinarne grandi quantità. Poiché il distributore viene legalmente in possesso del bene, tale pratica è regolata da contratti che possono prevedere la restituzione dei prodotti invenduti, sconti per forniture future o compensazioni economiche per le promozioni. ● S. out o sell through è il riconoscimento dei ricavi nel momento in cui il bene è rivenduto dal distributore al consumatore finale. In questo caso si evidenzia la volontà di ridurre la volatilità dei dati di vendita generata dai possibili resi. L’utilizzo di sistemi informatici da parte dei distributori permette la conta automatica e puntuale di tutti i pezzi venduti. ● Si parla di s. in versus s. out quando la quantità di beni venduti in s. in è uguale al s. out sommato al magazzino del distributore. Il loro confronto sottintende l’andamento delle vendite: infatti, nuovi ordini sono previsti se in un determinato periodo il s. out eccede il s. in. Al contrario, se il s. in eccede il s. out, la probabilità di resi aumenta. ● L’espressione s. out market descrive invece la situazione nel mercato dei contratti futures (➔) che prevede scarsa disponibilità per l’acquisto e pertanto impedisce agli investitori di entrare in nuove posizioni. Può derivare da un’offerta limitata o da poca liquidità.