AMMONIO, Solfato d' ([NH4]2SO4; III, p. 14)
In seguito allo sviluppo incessante dell'industria dell'ammoniaca sintetica, la produzione mondiale di solfato ammonico ha raggiunto nel 1936 i 7 milioni di tonn., superando di gran lunga la produzione di tutti gli altri fertilizzanti azotati.
Il metodo classico di preparazione del solfato ammonico (v. concimi, XI, p. 74) è rimasto immutato. I saturatori sono stati perfezionati per ottenere una produzione intensiva e più economica: unità di 6-7 m. di altezza e 3 0 4 metri di diametro hanno sostituito i vecchi piccoli saturatori, permettendo di raggiungere una produzione di 70-80 tonn. di solfato al giorno con minor impiego di mano d'opera.
Oggi si dà molta importanza al comportamento fisico dei concimi in quanto che esso ha un'influenza notevole sullo spargimento regolare sul terreno, condizione essenziale per la buona utilizzazione e quindi per la loro efficacia sulla vegetazione. La regolarità di distribuzione del fertilizzante sul suolo, specialmente quando essa viene effettuata a mezzo di macchine spandiconcimi, dipende in larga misura dall'uniformità di suddivisione e dal suo grado di secchezza. Perciò si cerca oggi di ottenere un sale sotto forma di grossi cristalli che hanno minor tendenza ad assorbire l'umidità atmosferica, e quindi ad agglomerarsi nei depositi; inoltre si richiede che il sale sia perfettamente secco e neutro, giacché l'acidità corrode i sacchi e risulta nociva alla vegetazione.
Tra i fattori che favoriscono la formazione del sale in grossi cristalli i più importanti sono: il mantenimento di una bassa acidità nel saturatore (inferiore a 1,5%) e l'eliminazione delle impurezze del bagno, specialmente dei sali di ferro e di alluminio, mediante aggiunta di acido fosforico o di fosfati.
Un metodo per ottenere solfato ammonico in granelli del diametro di 2-3 mm. è stato realizzato da G. Fauser: esso consiste nell'iniettare l'acido solforico allo stato finemente suddiviso in un'atmosfera di ammoniaca gassosa. La reazione si effettua in ambiente alcalino e quindi viene realizzata in grandi camere circolari di lamiera di ferro; il calore di reazione basta per evaporare tutta l'acqua che diluisce l'acido, e si ottiene così un sale a struttura microcristallina che trattato in coclee speciali, in presenza di una piccola quantità d'acqua, si agglomera formando granelli regolari i quali dopo essiccamento acquistano una durezza considerevole.
Il solfato granulato non ha tendenza ad agglomerarsi nei magazzini, caratteristica molto importante per i concimi, che, essendo prodotti essenzialmente stagionali, debbono essere accumulati durante la maggior parte dell'anno, per essere distribuiti sul mercato in grandi quantità solo al momento della coltivazione dei campi.
Bibl.: A. Gluud, in Ber. Ges. für Kohlentechn., 1931, p. 371; L. Maugé, in Industrie chimique, 1933, p. 642; G. Fauser, in L'industria chimica, 1932, p. 1343.