SOLIFUGI (lat. scient., Solifugae o Solpugae; fr. Solifuges; ted Walzenspinnen)
Ordine di Aracnidi Lipocteni tracheati, che si distingue nettamente dagli altri ordini della classe per la presenza di due segmenti liberi nel cefalotorace, per l'addome sessile, ovoidale-allungato e segmentato, per i grossissimi cheliceri a pinza, per i palpi conformati a mo' di zampe, nonché per un paio di particolari appendici a martello, di funzione ignota, sporgenti dalla superficie ventrale dei primi articoli nell'ultimo paio di zampe e denominati malleole o racchette. Oltre a questi caratteri fondamentali, noteremo un paio di occhi al margine frontale del cefalotorace e i peli, in parte assai lunghi, che rivestono il tronco e gli arti. La lunghezza dell'adulto varia da 1 cm. circa a un massimo di ben 10 cm. I Solifugi sono proprî delle regioni desertiche e delle steppe; vivono nascosti durante il giorno, spesso entro tane scavate nella sabbia e vanno a caccia di notte, catturando insetti, talvolta piccole lucertole, ecc. Contro la tradizione popolare, è sperimentalmente dimostrato che le morsicature di questi aracnidi non sono temibili, mancando ghiandole velenifere.
Sistematica: 1ª famiglia, Galeodidae, a stigmi protetti da lamine; rappresentata in Europa dai generi Galeodes e Paragalaleodes e diffusa anche in parte dell'Asia occidentale e dell'Africa settentrionale; es., Galeodes araneoides Pall.; 2ª famiglia, Sapugidae, a stigmi non protetti; con parecchi generi in Africa, in Asia nelle Americhe; Gluvia dorsalis (Latr.) vive nella Spagna; 3ª famiglia, Hexisopondidae, propria dell'Africa orientale, a tronco assai tozzo e zampe brevi. Es.: Chelypus macronrx (Hewitt), Angola e Rhodesia.