solingo
Aggettivo di bassa frequenza, attestato solo nella Vita Nuova e nella Commedia.
Ha per lo più il valore di " solitario ", " non frequentato ", e si riferisce a termini di luogo quali ‛ parte ': Vn XII 1 poi che la mia beatitudine mi fue negata, mi giunse tanto dolore, che partito me da le genti, in solinga parte andai; ‛ luogo ': Vn III 2 mi partio da le genti, e ricorsi a lo solingo luogo d'una mia camera (si noti come il contesto venga ripreso quasi ad litteram nei due esempi); ancora ‛ via ': If XXII 16 (da rilevare che, fra gli antichi commentatori, Benvenuto legge selvaggia), e ‛ piano ': Pg X 21 un piano / solingo più che strade per diserti, a indicare la balza del primo girone del Purgatorio, s. " quia paucissimi gradiuntur per istam viam poenitentiae, et maxime superbi " (Benvenuto), mentre in I 118 la stessa espressione si riferisce alla spiaggia dell'Antipurgatorio (anch'essa variamente spiegata in senso allegorico dai diversi interpreti: cfr. per es. il Buti: " e per questo si dè intendere che nullo o pochi sono quelli che descendeno a pilliare lo grado dell'umilità, che si richiede a chi vuole montare a l'altezza de la penitenzia ").
In If XXIII 106 Frati godenti fummo, e bolognesi; / io Catalano e questi Loderingo / nomati, e da tua terra insieme presi / come suole esser tolto un uom solingo (in rima difficile con Gardingo, solo qui) va senz'altro interpretato come " solo " (cioè " un solo " podestà invece di due, i frati gaudenti Catalano dei Catalani e Loderingo degli Andalò, che furono chiamati nel 1266), anche se alcuni commentatori antichi intendono in altro modo (" solitario e contemplativo: cotali erano questi tenuti e furono tali che lo effetto il mostra ", Ottimo; e cfr. l'Anonimo), per altro già respinto da Benvenuto (" et non exponas, solingo, idest solitarius, sicut aliqui exponunt, dicentes, quod aliquando solet accidere, quod homo solitarius abstrahitur a solitudine et religione ad sedandas discordias, vel gerendas dignitates... sic dicentes ignorant historiam facti ".