sollazzare
In Cv IV XIII 11, a proposito dei mercatanti che, quando vanno per lo mondo portando seco ricchezze, tremano a ogni palpitar di foglia, ma quando sanza esse sono, pieni di sicurtade, cantando e sollazzando fanno loro cammino più brieve. In questo uso assoluto s. vale " prender piacere e buon tempo " (Tommaseo). Transitivamente, in Fiore CII 4 ella [madonna Costretta-Astinenza] mi sollazza e m'accompagna, " mi dà piacere ".