SOLON (Σόλων)
2°. - Incisore di gemme greco, attivo in Roma tra la fine della Repubblica e i primi dell'Impero. Si conoscono vari intagli con la sua firma, alcuni autentici, altri falsi.
I primi sono: 1) una pasta vitrea di Berlino con busto di Apollo, da un tipo statuario arcaico. 2) Diomede che rapisce il Palladio. S'ignora che pietra sia e dove si trovi. Nel '6o6 fu segnalata in Italia; se ne conoscono una copia antica in pasta vitrea, ora a Berlino, e una copia moderna a Leningrado. Questa figura ripete lo schema dell'Ulisse della composizione di analogo soggetto dell'incisore Felix ed è affine al Diomede di un'incisione di Dioskourides. Ma il Diomede di S. ha maggiore finezza di modellato. 3) Ritratto di Cicerone, noto solamente da copie eseguite durante i secoli XVII e XVIII. Fra le incisioni di gemme erroneamente attribuite a S., la più celebre è quella della calcedonia Strozzi, scoperta in Roma sul Celio ai primi del '700 ed ora nel British Museum. Vi è incisa una testa di Medusa particolarmente fine e certamente di arte greca più antica. La firma è una aggiunta moderna.
Bibl.: H. Brunn, Gesch. d. griech. Künstler, II, Stoccarda 1889, p. 524; A. Furtwängler, Gemmen mit Künstlerinschriften, in Jahrbuch, 1888, p. 308, tavv. 3, 8, 11; id., Gemmen, p. 354, tav. 40, 18; G. Lippold, Gemmen und Kameen, Stoccarda s. d., tav. 77, 4; W. Müller, in Thieme-Becker, XXXI, 1937, p. 257.