SOLONE (Σόλων)
Legislatore ateniese, figlio di Execestide, della famiglia di Codro; nacque ad Atene tra il 640 e il 630. In gioventù fu conosciuto come autore di versi, anche patriottici. Viaggiò moltissimo; nel 594-93, eletto arconte, ebbe l'incarico di dare ad Atene un codice di leggi; introdusse un ordinamento statale basato sul censo, sì che cariche e diritti fossero proporzionati alla capacità finanziaria dei cittadini. Morì intorno al 558, dopo essersi creato la fama del saggio, per cui fu incluso tra i Sette Sapienti (v.).
Il suo nome si trova inciso, presso una figura giovanile su di una tazza di Oltos al British Museum, databile al 510 circa, insieme a quello di Xantos e Cheilon.
Una statua di S. si trovava nel IV sec. nella Stoà Poikìle (Demost., xxvi, 33; Aelian., Var. Hist., viii, 16; Paus., i, i6, 1; Liban., Decl., 52, e un'altra a Salamina, nel mercato (Heschyn., i, 25).
Il suo ritratto è stato ipoteticamente identificato in uno dei busti di bronzo della Villa dei Pisoni, al Museo Naz. di Napoli, copia di età claudia da un originale in bronzo del 300 circa a. C. Una variante di questa testa si avrebbe in una doppia erma del Vaticano (Galleria Geografica, inv. n. 2892), dove S. (che però è stato anche identificato come Talete) è unito a Biante di Priene. I due ritratti potrebbero derivare dallo stesso archetipo, con la differenza che nel busto da Ercolano S. sarebbe stato visto forse come poeta, mentre nell'erma come uno dei Sette Sapienti.
Compreso nel gruppo dei Sette Sapienti S. appare nel mosaico da Torre Annunziata a Napoli e, barbato, in una pittura da Ostia ma senza alcuna individualizzazione.
Bibl.: K. Schefold, Die Bildnisse der antiken Dichter Redner und Denker, Basilea 1943, pp. 104-105; E. Buschor, Das Hellenistische Bildnis, Monaco 1949, p. 13; J. Picard, Manuel d'Archéol. Grecque, IV, 2, Parigi 1963, p. 1077; W. Helbig, Führer, Tubinga 1963, p. 589; G. M. A. Richter, The Portrait of the Greeks, Londra 1965, pp. 83-86.