solvibilita
solvibilità Capacità di un debitore (sia esso un’impresa, un intermediario finanziario, uno Stato sovrano, un privato cittadino) di restituire i suoi debiti alla scadenza. Nel caso di un operatore finanziario, la s. è particolarmente cruciale, non solo per l’operatore stesso ma anche per il resto del sistema economico. L’eventuale insolvenza di un grande intermediario può infatti avere effetti a catena su altri agenti, determinando ulteriori insolvenze. ● Proprio a causa di questo potenziale impatto sistemico, le banche e le assicurazioni sono soggette a requisiti patrimoniali: gli accordi internazionali più recenti, al 2012, in quest’area vanno sotto il nome di ‘Solvency II’ (2009) per quello assicurativo e ‘Basilea III’ (2010) per il settore bancario, imponendo agli intermediari un rapporto minimo tra il patrimonio e il totale delle attività. Ciò dovrebbe garantire un adeguato margine di s. delle istituzioni coinvolte. Eventuali riduzioni di valore dell’attivo si rifletterebbero, nel bilancio di un intermediario, in una decurtazione del patrimonio: i creditori verrebbero così protetti (➔ anche bilancio p). La crisi finanziaria ha messo in evidenza la possibilità che anche uno Stato sovrano possa avere gravi problemi di s., nonostante la sua capacità di imposizione fiscale: esiste un limite (seppure non facilmente quantificabile a priori) alla eventualità di rinviare la tassazione necessaria per finanziare la spesa pubblica.