SOLVOLISI
Si possono definire così alcune reazioni di doppio scambio fra solvente e soluto; l'idrolisi (XVIII, p. 747) è il caso particolare in cui il solvente è rappresentato dall'acqua; si hanno però altri casi dove il solvente può essere ammoniaca, alcool, ecc.; si parla allora di alcoolisi, di ammonolisi (taluni autori intendono il termine di ammonolisi in senso più lato così da comprendervi anche altre reazioni, quali addizione dell'intera molecola dell'ammoniaca, e simili), ecc.
Come nel caso dell'idrolisi di un sale di una base forte e di un acido debole o viceversa, o di un sale di un acido e di una base entrambi deboli si ha una reazione del tipo:
così nell'ammonolisi si hanno reazioni schematizzabili nel modo seguente:
analogamente per l'alcoolisi.
Come fra le reazioni d'idrolisi si hanno esempî di particolare importanza pratica (decomposizione dell'alluminato di sodio, scissione dei grassi, ecc.) così pure queste reazioni di ammonolisi e di alcoolisi, specie nel campo della chimica organica, hanno assunto notevole importanza perché capaci di permettere la preparazione di interessanti sostanze. Possono dare reazioni di ammonolisi fra i composti inorganici gli alogenuri dei metalli meno elettropositivi o dei metalloidi, fra i composti organici gli alogenuri arilici o alchilici, gli alogenuri degli acidi, alcool, fenoli, aldeidi, chetoni, ecc. Reazioni di alcoolisi sono presentate anche da alcuni sali inorganici, da alogenuri alchilici, acetali, esteri, nitrili, anidridi degli acidi, ecc. Alcune di queste reazioni costituiscono processi industriali importanti, ad esempio la riesterificazione, cioè il passaggio da un estere a un altro
che trova applicazione nella conversione dei gliceridi naturali con alcoli a basso numero di atomi di carbonio in glicerina ed esteri più semplici; analogamente la preparazione dell'estere malonico a partire dall'acido cianacetico.
Fra le reazioni di ammonolisi di interesse pratico si citano la preparazione dell'etilendiammina dal cloruro o dal bromuro d'etilene, della glicerina dall'acido cloroacetico, della p-nitroanilina dal p-nitroclorobenzene, dell'anilina dal clorobenzene, del 2-amminoantrachinone dal 2-cloroantrachinone o dall'acido antrachinonsolfonico, delle naftilammine dai naftoli, della morfolina dall'etere dicloetilico, ecc.
Le reazioni di ammonolisi si possono realizzare con ammoniaca, o acquosa a temperature elevate sotto pressione (150°-220° e 10 atm.) in autoclavi preferibilmente di acciaio inossidabile, o anidra sia in fase liquida sia in fase vapore, in presenza di catalizzatori.