SOMMERGIBILE (XXXII, p. 126)
Il sommergibile resta sempre mezzo fondamentale di guerra, largamente diffuso in tutte le marine (la Russia ne contempla una flotta di circa 200 unità), nonostante le sue limitazioni per la bassa velocità e la scarsa visibilità, oggi però parzialmente compensata dal perfezionamento dei mezzi di scoperta acustici, sonori e ultrasonori. Tecnicamente, il sommergibile segue un indirizzo quasi opposto alle unità di superficie, ossia tende alla conservazione, anziché all'aumento, delle sue dimensioni, perché all'incremento della grandezza non corrisponde un adeguato incremento della velocità (8-10 nodi) e della autonomia subacquee (circa 80 a 100 miglia e 5 nodi), mentre invece vi corrisponde un aumento eccessivo del peso dello scafo resistente. I sommergibili moderni nei loro quattro tipi fondamentali, già indicati nelle loro speciali caratteristiche, si aggirano su queste cifre: "grande crociera" 1600 tonn. in superficie (italiano Calvi 1332 tonn. e 17 nodi; francese Morillot 1605 tonn. e 23 nodi); "media crociera" 800 tonn. (italiano Brin 896 tonn. e 17 nodi; francese Aurore 803 tonn. e 14,5 nodi); "piccola crociera" 600 tonn. e meno (italiano Perla 620 tonn. e 14 nodi, inglese Undine 540 tonn.); "posamine" fino a 1500 tonn. (italiano Foca 1109 tonn. e 16 nodi; britannico Porpoise 1520 tonn.; Saphir francese 670 tonn.). In determinate circostanze, unità anche molto più piccole possono essere vantaggiosamente impiegate (U. 24 germanico 250 tonn. e anche minori) giacché il fattore "numero" è di fondamentale importanza per la utilizzazione bellica delle forze subacquee. L'impiego del naviglio subacqueo in coordinazione con le forze aeree si va sviluppando, ma il sommergibile munito di aerei non si è ancora definitivamente affermato.
Per la consistenza attuale delle forze subacquee delle principali mar ne, v. nave (XXIV, p. 341) e le voci dei rispettivi stati.