topica, somministrazione
Somministrazione di un farmaco o di sostanza farmacologicamente attiva per via locale, sfruttando le proprietà della sostanze o del suo veicolo e dei suoi eccipienti, così che l’azione farmacologica si esplichi direttamente sulla cute o la mucosa dove viene applicata. La somministrazione t. non si deve confondere con quella che sfrutta la cute e le mucose per un assorbimento sistemico dei farmaci (➔ perlinguale, assorbimento).
La somministrazione t. viene sfruttata nella maggior parte dei casi in dermatologia, con preparazioni farmaceutiche o galeniche che tengono conto da un lato delle proprietà fisico-chimiche del farmaco (idro-liposolubilità), dall’altro delle caratteristiche fisiologiche o patologiche della cute (per es., della presenza di essudati o di ipercheratosi). Per aumentare l’effetto del principio attivo si ricorre talvolta, per i farmaci a uso cutaneo, al cosiddetto bendaggio occlusivo, che consiste nell’apporre, sopra la cute su cui si è applicato il farmaco, una pellicola di materiale plastico impermeabile, che va rimossa dopo uno o più giorni; si deve tener conto in questo caso dei possibili effetti generali del farmaco, in quanto questa medicazione può provocare il suo assorbimento nel sangue attraverso la cute, per cui il farmaco non è più solamente topico.
La somministrazione t. si usa in molte altre branche della medicina, come la gastroenterologia (per le stomatiti, le afte, la patologia ano-rettale), l’urologia (instillazioni endovescicali, lavaggi vescicali); la broncopneumologia (aerosol, spray), l’otorinolaringoiatria (medicazioni del dotto uditivo esterno); l’oculistica (colliri, pomate, farmaci attivi sulla dilatazione pupillare e sul tono oculare); la ginecologia (suppositori, creme vaginali, lavande, ormoni trofici sull’epitelio vaginale).