SOPHIA (Σοϕία)
Personificazione della saggezza, la cui documentazione ha inizio con i poeti del V sec. a. C. (Aristoph., Ucc., 1320; Eurip., Medea, 843).
S. è rappresentata sul rilievo di Archelaos di Priene (v.), la cosiddetta Apoteosi di Omero (v. vol. i, fig. 728): essa è una delle quattro figure che fanno gruppo all'estrema destra della fascia inferiore e vengono guidate dalla Physis. Una statua di S. era sul lato orientale della gradinata che porta alla biblioteca nell'agorà di Efeso, dove venne ritrovata con altre figure allegoriche, Episteme ed Areté. Accanto ad Areté, S. era anche dipinta nel bagno invernale di Gaza.
Bibl.: Höfer, in Roscher, IV, 1909-15, c. 1212, s. v.; Leisegang, in Pauly-Wissowa, III A, 1929, c. 1019, s. v. Statua di Efeso: Österr. Jahresh., VII, 1904, Beibl., p. 53; Arch. Anz., XIX, 1904, c. 97; ibid., XXI, 1906, p. 50. Dipinto di Gaza: P. Friedländer, Johannes von Gaza und Paulus Silentiarius, Lipsia-Berilno 1912, p. 171 ss.