MICHAËLIS, Sophus August Bertel
Poeta danese di origine tedesca, nato il 14 maggio 1865 a Odense, morto a Copenaghen il 28 gennaio 1932. Traduttore del Baudelaire, del Flaubert; adoratore dell'arte, sempre in cerca d'impressioni di bellezza sensibile soprattutto ai valori musicali e coloristici della poesia, fu chiamato il Gautier della Danimarca. Si rivelò con un volume di liriche Solblomster (Girasoli, 1893), a cui seguirono Sirener (1898), Palmerne (Le palme, 1904), visioni egiziane; Blaaregn (Glicine, 1913), con impressioni del Giappone: all'Italia si ispirò in parte già in Livets Fest (Festa della vita, 1900) e soprattutto in Romersk Foraar (Primavera romana, 1921) dove il suo estetismo si approfondisce a tratti in un senso pensoso della vita, che fu forse l'espressione più alta della sua spiritualità. Già nel 1895 aveva iniziato intanto anche una serie di romanzi storici, fra i quali i più noti sono Æbelø (1895); Giovanna (1901) sulla Firenze del Rinascimento; Den evige Sovn (L'eterno sonno, 1912), sul ritorno dalla Russia dell'esercito napoleonico e Hellener og Barbar (1914), sulle guerre persiane. L'ultimo periodo della sua attività fu contrassegnato da un più vivo interesse per i problemi della vita moderna, interesse che gli dettò alcuni drammi (Lœgen, Il medico, 1906; Revolutionsbryllup, Nozze di rivoluzione, 1906); novelle (Trœbukken, Il tarlo, 1918, sulla guerra); un romanzo (Dommeren, Il giudice, 1921), e culminò infine in una - in molte parti - felice traduzione del Faust (1927). La moglie Karin, nata Bech Brøndum a Randers il 20 marzo 1872, sposata in prime nozze con Sophus M. e in seguito (1912) con C. Stangeland è pure scrittrice danese. Højt Spil (Alto gioco), fu il suo primo romanzo (1898); a cui seguirono parecchi altri, tra i quali nel 1910 il più celebre e discusso in tutta Europa, anche in Italia, Den farlige Alder (1910). In esso e in Barnet (Il bambino, 1902), Lillemor (1902), Glœdens Skole (La scuola della gioia, 1914), la Stangeland tratta di problemi morali e sociali dell'epoca e indugia soprattutto in analisi dell'anima femminile e del matrimonio moderno con tendenza spesso polemica. Ispirate invece a più puro intendimento d'arte, sono le sue ultime opere (Lille unge Kone, Piccola giovane donna, 1921, ecc.), e specie il ciclo di racconti iniziato con Pigen med Glasskaarene (La fanciulla coi pezzi di vetro, 1923 segg.) dove l'analisi dei moti oscuri e inconsci dell'animo è condotta con sottile finezza di osservazioni e sciolta e limpida vivezza di stile.