CLAUSSEN, Sophus Niels Christen
Poeta danese nato il 12 settembre 1864 nell'isola di Langeland. Passò una parte della sua giovinezza in provincia, occupandosi di giornalismo. Pubblicò i suoi primi versi: Naturbörn (Figli della natura) nel 1887. Unge Bander (Giovani brigate), del 1894, e Kitty, del 1885 - parte prose e parte versi - sono idillî di piccole città di provincia. Anche Pileflöjter (I mormorii dei salici; 1899) e Mellem to Kyster (Fra due sponde; 1900) sono ispirate dalla poesia delle isole danesi. C. viaggiò molto, soprattutto in Italia e in Francia - e dimorò qualche anno a Parigi. Le sue impressioni di viaggio sono narrate - un misto di ironia e di sentimento - nel Valfart (Pellegrinaggio) del 1896, e nell'Antonius a Parigi, del 1896; in quest'ultimo libro c'è un bel ritratto di Verlaine.
Le raccolte dei versi, Trefoden (Il treppiede; 1901), Djävlerier (Versi diabolici; 1904) e Eroter og Fauner (Amori e Fauni; 1910), risentono l'influenza del simbolismo francese; l'autore, sforzandosi di tradurre l'inintelligibile e d'esprimere l'inesprimibile, cade spesso nell'oscurità, che egli talvolta volutamente esagera. Il volume Danske Vers (Versi danesi; 1912) è molto caratteristico e di grande interesse poiché in esso si manifesta pienamente la potenza lirica del C., il quale vi si dimostra nel medesimo tempo poeta del capriccio e della fantasia e poeta della vita interiore.