soppressione genica
Processo che impedisce l’espressione fenotipica dell’attività di un gene. È un meccanismo fondamentale per la regolazione dell’attività genica e può assumere diverse forme. Un ruolo importante lo hanno i cosiddetti geni soppressori, che sintetizzano prodotti che inibiscono l’attività di altri geni. Un esempio è rappresentato dagli oncosoppressori che evitano che la cellula vada incontro a una trasformazione tumorale per mezzo della repressione dell’espressione di alcuni geni legati al controllo della divisione cellulare. Tale funzione di repressione viene solitamente espletata da geni regolatori che codificano per proteine capaci di legarsi a specifici siti del DNA e inibirne l’espressione. Esistono inoltre meccanismi epigenetici di soppressione (o silenziamento genico), che non agiscono direttamente sul DNA. Essi sono legati alla funzione dell’RNA, e in particolare all’introduzione di piccole molecole capaci di interferire con il processo di trascrizione. È la cosiddetta RNAi (RNA interference), che permette una regolazione estremamente mirata su un singolo gene e ha il vantaggio di essere facilmente reversibile nello stesso organismo, al contrario della modificazione genetica. Per la sua selettività e per il fatto di modificare il patrimonio genetico dell’organismo (agendo sulle molecole trascritte e non sul DNA), il fenomeno dell’RNAi è largamente utilizzato in ambito sperimentale ed è molto promettente dal punto di vista medico. (*)
→ Gene; Modelli sperimentali nella ricerca biomedica