MARGELLO, soprannominato Tegalliano
Appare come il secondo doge di Venezia, nella serie tradizionale; ma recenti ricerche tenderebbero ad escluderlo, ponendo a capostipite dogale Orso. Ricoprì la carica di magister militum, cioè di rappresentante del governo bizantino presso la primitiva consociazione lagunare; e - sempre tradizionalmente - il suo governo si fa durare dal 717 al 726 (i più antichi cronisti parlano di 8 e anche di 9 anni). Nulla o quasi si sa della sua attività; né appare ben certa la sua situazione giuridica nella terminatio, conclusa al tempo di Liutprando, inter Paulutionem ducem et Marcellum magistrum militum. A lui papa Gregorio II, nel 723, dirigeva una lettera relativa alle controversie giurisdizionali fra Grado e Aquileia. Il Dandolo pone la sua elezione, come la sua sepoltura, in Eracliana.
Bibl.: H. Kretschmayr, Geschichte von Venedig, I, Gotha 1905, pp. 44, 413, 417; R. Cessi, Venezia Ducale, I, Padova; id., Pailucius Dux, in Archivio veneto-tridentino, IX, 1926, pp. 158 segg.; id., Pacta veneta, in Archivio Veneto, s. 5ª, III (1928).