SORANZO (latinamente Superanzio o Superanzi)
Famiglia del patriziato veneto fra le più cospicue. D'incerta origine (naturalmente è favolosa la derivazione da Anzio): forse dall'agro altinate, o da Burano, secondo le più antiche cronache. Era considerata come famiglia tribunizia e, nel sec. XIV, figurava già fra le 24 "case vecchie" della nobiltà veneziana. Nella promessa del doge Domenico Michiel al comune di Bari (maggio 1122) tra i firmatarî figurano un Manfredus Surantius e un Petrus Superantius: un Dominicus Superantius diaconus et notarius compare in altro documento del 1184, e forse si tratta di quello stesso che fu, secondo le genealogie del Barbaro, fra i 41 elettori di Enrico Dandolo. I S. diedero alla repubblica un doge, Giovanni, che regnò dal 13 giugno 1312 al 13 dicembre 1328, e dovette liquidare gli strascichi della guerra di Ferrara (ristabilendo la normalità dei rapporti fra Venezia e la Santa Sede) e le conseguenze della congiura di Baiamonte Tiepolo; pacificare la Dalmazia, sempre irrequieta, e fronteggiare anche scorrerie genovesi in Oriente. All'interno, provvide all'ampliamento dell'arsenale, a un'organica sistemazione dei procuratori di San Marco, ecc.
Oltre all'accennato doge, i S. ebbero numerosi procuratori, magistrati, ambasciatori, condottieri, prelati, ecc. Fin da tempi remoti appaiono dediti al commercio e, nel 1400, figurano anche come banchieri.
Si dividevano nei rami di San Stin (santo Stefano confess.), S. Gregorio, S. Barnaba, S. Moisè, S. Polo, di Rio Marin, S. Martino, S. Samuele, ecc.
Vanno ricordati particolarmente: Vittore, di Nicolò, distintosi nelle guerre veneto-turche nella seconda metà del '400; ambasciatore a Firenze, a Milano; capitano di Padova, capitano general da mar; provveditore nel Friuli, provveditore d'armata; procuratore di S. Marco, ecc.; Benedetto, di Giovanni, celebre prelato, vescovo di Nicosia; Giovanni, di Francesco, ambasciatore in Spagna, a Roma, in Francia, procuratore di San Marco, ecc.; Giovanni, di Lorenzo, bailo a Costantinopoli, imprigionato dai Turchi; Lorenzo, di Andrea, ambasciatore in Inghilterra, a Roma, alla Porta, bailo, procuratore di San Marco, ecc.; Francesco, di Giovanni, ambasciatore in Spagna, a Roma, bibliofilo appassionato, ecc.; Girolamo, di Giovanni, ambasciatore presso l'imperatore Rodolfo, e Matteo, presso Filippo III, Filippo IV, Gregorio XV, Urbano VIII, Luigi XIII, ecc.; Girolamo, filosofo e oratore di qualche merito; Lazzaro, giurista e poeta latino, e storico dell'impero ottomano (L'Ottomano, Ferrara 1598; De militaribus copiis turcicis Dissertatio, in Turcici Imperii Status sive discursus varii de rebus Turcarum, Leida 1630); Giovanni (prima metà del '600) fecondo scrittore in prosa e versi (Ragionamenti dell'amor della patria, Idea del cavaliere, Rime, il Battista, Il ballo del fiore, L'Armidoro, ecc.); altro Giovanni (sec. XVIII) cultore di numismatica, ecc.
Esistono discendenti dei rami di S. Moisè, S. Martino, S. Stin, S. Barnaba, ecc.
Palazzi Soranzo a Venezia: al Ponte del Rimedio, detto la "casa dell'angelo" da un'immagine marmorea d'angelo entro tabernacolo (sec. XIV); a S. Polo, due palazzi uno dei primi, l'altro della seconda metà del sec. XV; sul Canal Grande (alla Maddalena) dell'inizio del sec. XVI (Soranzo-Piovene); a S. Boldo (inizio sec. XV, Soranzo-Pisani); ai Miracoli, sec. XV, fra i più eleganti e pittoreschi di Venezia (Soranzo-Venier-Sanudo-Van Axel, ora Barozzi); sul Rio Marin (Cappello-Bragadin-Soranzo), sec. XVII, ecc.
Bibl.: G. A. Parisotti, Superantiae historiae elogiasticus chronologicus epilogus, Lione 1696; id., Reipublicae venetae elogiastica historica fragmenta cum contextu chronologiae Superantiorum, ecc., Venezia 1715; G. Paoletti, Le famiglie viventi veneziane illustri, ivi 1864, p. 53 segg.; L. Dall'Oste, Genealogia e fasti della veneta patrizia famiglia Soranzo, ivi 1876.
Per singoli personaggi della famiglia S., si rinvia alle bibliografie veneziane del Cicogna e del Soranzo (che arriva fino al 1883). Ricordiamo, posteriormente: G. Della Santa, Benedetto Soranzo veneziano, arcivescovo di Cipro; V. Rossi, La Biblioteca del senatore Iacopo Soranzo, in Studi di critica letteraria, Firenze 1930, p. 251 segg.; G. Sforza, Un libro sfortunato contro i Turchi (L'Ottomano di Lazzaro Soranzo), Venezia 1915 (estratto dalla raccolta di scritti storici in onore di Giovanni Monticolo).