SORS
Su un denario di M. Pletorio Cestiano appare il busto di un ragazzo con una tavoletta recante l'iscrizione sors.
Molte sono state le interpretazioni, tra cui, ripetutamente avanzata dal sec. XVI in poi, quella di vedervi la dea S., inaccettabile perché questa avrebbe dovuto avere aspetto femminile. La più probabile ipotesi (Klügmann) è che vi sia raffigurato uno dei ragazzi addetti al servizio del culto nel santuario prenestino della Fortuna, i quali portavano la cassetta contenente le sorti, e le sorti stesse (v. palestrina). Altre raffigurazioni riferibili alla dea S. non sono note.
Bibl.: E. Babelon, Monn. Rép., II, p. 315 s., n. 10; R. Peter-Höfer, in Roscher, IV, 1909-15, c. 1217 s., s. v.; Enhrenberg, in Pauly-Wissowa, XIII, 1927, c. 1455, s. v. Losung.