SOSISTRATO (Σωσίστρατος, Sosistrătus)
La storia della Sicilia antica ricorda due personaggi di questo nome. Il primo, variamente giudicato dagli storici, fu il capo del partito oligarchico in Siracusa dopo la morte di Timoleonte. Resosi nemico di Agatocle ed esiliato da quest'ultimo, prese parte all'accanita guerriglia che cominciò tra le fazioni. Sosistrato fu richiamato quando venne a Siracusa come paciere Acestoride di Corinto, ma, nuovamente esiliato (316), cercò di essere riammesso in patria con l'aiuto degli Agrigentini e del principe spartano Acrotato, il quale, però, avendo visto in lui un pericolo, lo fece uccidere (314).
Il secondo Sosistrato sembra fosse nipote del precedente. Impadronitosi di Agrigento nel 280 e riuniti sotto il suo dominio diversi centri, raggiunse una considerevole potenza che, dopo la morte di Iceta, avrebbe voluto estendere a Siracusa dove si era insediato Thoinon. Di fronte al pericolo cartaginese i due avversarî invocarono concordemente Pirro il quale, in seguito, doveva fare uccidere Thoinon. Sosistrato fuggì allora da Siracusa né sappiamo nulla di preciso intorno alla sua fine.
Bibl.: A. Holm, Storia della Sicilia, trad. it., II, Torino 1901, p. 428 segg.; J. Beloch, Gr. Gesch., IV, i, Berlino 1925, p. 180 segg.