sosta
Il sostantivo era usato quasi sempre in locuzione, in compagnia di verbi come ‛ porre ', ‛ domandare ' e soprattutto ‛ dare '. Con quest'ultimo è infatti usato in Pg XXIX 72 per veder meglio ai passi diedi sosta, cioè " fermai i passi ", " interruppi il cammino ", insomma " stette fermo " (Ottimo).
L'occorrenza di Fiore CCXXIV 14 presenta invece s. (al plurale) oggetto del verbo ‛ donare ': fosse mal di capo o ver di coste / od altra malattia... / a tutte m'avria fatto donar soste. Mentre in Pg XXIX 72 la ‛ sosta ', per quanto lunga (D. si ferma a osservare la processione, che durerà nei canti successivi), è pur sempre un " arresto momentaneo ", un'interruzione del viaggio, provvisoria come quelle precedenti e le successive, nel Fiore l'Amante immagina, qualora raggiunga lo scopo, di " porre termine " per sempre a ogni suo male: ogni malattia scomparirebbe " definitivamente ".