SOSTRATOS (Σώστρατος)
2°. - Scultore greco di Chio, operante intorno alla metà o nella seconda metà del V sec. a. C., figlio e scolaro di Pantias. Figura al sesto posto nella successione degli scolari di Aristokles di Sicione riportata da Pausania (vi, 9, 1).
Eseguì in collaborazione con Hypatodoros una Atena colossale in bronzo per la città di Aliphera in Arcadia, elogiata dagli antichi per la mole, la bellezza e la finezza tecnica (Polyb., iv, 78, 5; Paus., viii, 26, 7). Lo scavo del tempio ad opera dell'Orlandos ha rivelato un edificio troppo piccolo per contenere una colossale statua di culto e pertanto è giusta la conclusione (Blegen) che essa dovesse essere posta all'aperto. L'identificazione di questo col S. di Reggio (v. S., 1°) proposta da alcuni studiosi (Klein, Robert, Lippold) non pare sufficientemente giustificata.
Bibl.: J. Overbeck, Schriftquellen, nn. 414, 1573; H. Brunn, Gesch. d. griech. Künstler, I, Stoccarda 1857, p. 81; C. Robert, in Hermes, XXV, 1890, p. 419 s.; XXXV, 1900, pp. 179 ss., 193; W. Klein, Gesch. d. griech. Kunst, I, 1904, p. 400; H. Hitzig-H. Blümner, Pausanias, II, 1904, pp. 544; 577; 607; III, 1907, p. 204; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, IX, 1914, c. 250, s. v. Hypatodoros, n. 2; ibid., III A, 1927, c. 1201, s. v., n. 8; P. Blegen, in Am. Journ. Arch., XXXVII, 1933, p. 152; M. Bieber, in Thieme-Becker, XXXI, 1937, p. 302, s. v. Sostratos I; Ch. Picard, Manuel, II, 1939, p. 662; S. Ferri, Plinio il Vecchio, Roma 1946, p. 75; G. Lippold, Griech. Plastik, in Handb. der Arch., III, i, Monaco 1950, p. 176.