SOSTRATOS (Σώστρατος, Sostratus)
4°. - Architetto, nativo di Cnido, figlio di Dexiphanes, fiorito nella prima metà del III sec. a. C.
La sua fama è soprattutto legata all'ideazione e costruzione del Faro di Alessandria d'Egitto, monumento che fu compiuto sotto il regno di Tolemeo Filadelfo (280-279 a. C.) ed è quasi sempre compreso fra le sette meraviglie dell'antichità. Inoltre gli storici ci tramandano che egli costruì a Cnido grandiosi e arditi giardini pensili, molto ammirati dai contemporanei e che, mutando il corso del Nilo, facilitò la conquista di Memfi. Le opere di questo architetto rientrano perciò esattamente nello spirito costruttivo dell'ellenismo. S. è anche da ricordarsi per l'eccezionale importanza che seppe conquistarsi nell'Egitto tolemaico. Infatti egli prese parte anche alla vita pubblica quale ambasciatore e confidente del re, come si apprende da iscrizioni di Delo e di Delfi. Sembra inoltre che S., assai ricco di famiglia e figlio di architetto, esercitasse l'arte non per lucro, ma per passione; al punto che cooperasse abbondantemente alle spese delle opere da lui costruite.
Bibl.: G. Lippold, in Pauly-Wissowa, III A, 1929, c. 1201, s. v.; Thieme-Becker, XXXI, 1937, p. 303, s. v.