Poeta (Granada 1584 circa - ivi 1658). Scrisse sonetti, madrigali, ecc. di gusto gongorino, raccolti in Desengaño de amor en rimas (1623), e due poemi, Los rayos de Faetón (1639) e Paraíso cerrado para muchos, jardines abiertos para pocos (1652), quest'ultimo seguito dai frammenti dell'Adonis, che era stato pubblicato già prima, anonimo. Artificioso e audace nelle metafore, è uno dei più interessanti poeti del barocco spagnolo.