sottesso
Solo in Pg XXXI 19 Come balestro frange, quando scocca / da troppa tesa, la. sua corda e l'arco, / e con men foga l'asta il segno tocca, / sì scoppia' io sottesso grave carco, passo così interpretato dal Sapegno: " come la balestra si spezza ... quando la sua corda e l'arco scoccano da un punto di tensione ... eccessiva (dopo esser stati, cioè, troppo tesi), e allora la freccia ... giunge al bersaglio con minore impeto, così io sotto il pesante carico della confusione e della paura scoppiai in sospiri e lacrime ".
La preposizione è quindi equivalente al semplice ‛ sotto ' (che alcuni codici infatti adottano come lectio facilior), impiegato in senso proprio, con la concrezione di quell'esso che (con un processo già in atto nel latino ‛ volgare ': cfr. g. Brodin, Termini dimostrativi toscani, Lund 1970, 200-201), dopo alcune preposizioni, ‛ con ', ‛ lungo ', ‛ sopra ', e, appunto, ‛ sotto ', è venuto a perdere sempre più il carattere di dimostrativo, per ridursi a mero " elemento rafforzativo indeclinabile, che ha finito per fondersi colla preposizione " (Rohlfs, Grammatica § 496; e cfr. pure ESSO 3.).
Molto opportunamente perciò il Petrocchi ha adottato la grafia unitaria, nonostante che ciò costituisse un'innovazione rispetto a tutta la tradizione editoriale che legge costantemente ‛ sott'esso ', senza poter distinguere per tanto da casi come Pg XXIV 106 Vidi gente sott'esso [il secondo albero della cornice dei golosi] alzar le mani, e Pd XXIII 66 chi pensasse il ponderoso tema / e l'omero mortal che se ne carca, / nol biasmerebbe se sott'esso trema, nei quali è estremamente chiaro il valore dimostrativo del pronome.