sotto
Preposizione (e avverbio) di media frequenza nell'opera dantesca, con 176 attestazioni complessive, e particolarmente: 6 casi di preposizione e 1 di avverbio (‛ di s. ') nella Vita Nuova; 6 casi, tutti di preposizione, nelle Rime; 30 e rispettivamente 10 casi (questi ultimi tutti ‛ di s. ') nel Convivio; 92 occorrenze della preposizione e 19 dell'avverbio (16 ‛ di s. ') nella Commedia; e, infine, 6 e 6 casi (di cui 3 ‛ di s. ') nel Fiore. È assente dal Detto.
Il termine è d'impiego abbastanza largo in rima: If XI 26, XVI 47, XIX 46, XXII 128, XXXIII 46, XXXIV 64, Pg II 23, IV 33, V 5, IX 76, XIII 137, XVIII 124, XXIII 83; Fiore CCXX 13; con una certa frequenza si pone anche a principio di verso, in collocazione tanto stilisticamente quanto ritmicamente rilevante, come in Rime CI 37, If VIII 17, IX 63, XIV 39, XXII 66, XXV 123, XXVIII 117, Pg III 129, XXVIII 32, Pd V 104, XII 53, XXI 27; e pure a principio ‛ assoluto ' (coincidente con l'inizio del periodo), in If XXXIV 46, Pg XXIX 82 e XXXI 82.
Gli editori, fra i quali quelli della '21, hanno tutti accolto la lezione lutto in If XI 26, a normalizzare la rima siciliana con tutto e costrutto; l'ediz. Petrocchi ripristina la lezione sutto, per cui cfr. Introduzione 469-470, e anche 429, e Rima 2.1.
Da rilevare che, come preposizione, s. si unisce direttamente al termine che regge; si hanno casi di s. a ' solo in Cv II III 6 e Pg X 119, e di ‛ s. da ' in Fiore LXXXIII 13 e XCII 2, per una sorta di ‛ rideterminazione morfologica ', per cui cfr. Rohlfs, Grammatica § 880.
1. Nel suo valore più generale, di carattere prevalentemente localistico, come opposto di ‛ sopra ', la preposizione sta a indicare che alcunché è in posizione inferiore, più in basso, rispetto a qualcos'altro che vi si appoggia o che comunque è posta a contatto con esso.
Tale è il caso di If XII 30 quelle pietre ... spesso moviensi / sotto i miei piedi per lo novo carco (da notare l'enjanbement; si vedano anche Pg IV 51 e, qui di seguito, If XXXII 23; diversi i casi di If XXIX 10, Pd XXII 129 e XXVII 87); XXXII 23 vidimi davante / e sotto i piedi un lago; Pg X 119 disviticchia / col viso quel che vieti sotto a quei sassi (da raffrontare a sotto 'l pondo [XI 26], e sotto il peso, v. 75); anche figurato, in If VI 71 e in Pd XXIII 66 chi pensasse il ponderoso tema / e l'omero mortal che se ne carca, / nol biasmerebbe se sott'esso trema (nuovamente la figura del ‛ pondo '); e pure la brachilogia di If XXV 32 cessar le sue [di Caco] opere biece / sotto la mazza d'Ercule.
Qui pure If XIV 39 la rena s'accendea, com'esca / sotto focile, e XVI 6, detto della pioggia de l'aspro martiro.
1.1. Talora, invece che di appoggio o comunque contatto (su superficie limitata), può trattarsi di copertura totale, come quella dell'acqua, in If VII 118 sotto l'acqua ha gente che sospira, e in Pg XVII 33; della pece bollente, in If XXII 30 e 66, o anche quella data dalle vesti: Pg XXX 32 donna m'apparve, sotto verde manto / vestita di color di fiamma viva; XXXI 82, Pd XXI 134 li moderni pastori... / cuopron d'i manti loro i palafreni, / sì che due bestie van sott'una pelle; Fiore Cv 12, CLXXVI 14 e Pd XXX 91, con l'immagine della gente stata sotto larve, attraverso cui si passa alla metafora della ‛ copertura ' di ordine intellettuale, in Rime CVI 57 rado sotto benda / parola oscura giugne ad intelletto; Cv II I 3 (due volte, delle quali una in traslato), III XV 2 (che rinvia a If IX 63 la dottrina che s'asconde / sotto 'l velame de li versi strani, e a Pg XXIX 27 e 28), e Fiore XLII 5 Né non ti vo' parlar sotto coverta.
A metà strada tra il valore reale e quello metaforico, in If XXIV 48 leggendo in piuma, / in fama non si vien, né sotto coltre.
Accanto ai casi precedenti andranno esaminati quelli di Pg XXVIII 32 [l'acqua del Lete] nulla nasconde, / avvegna che si mova bruna bruna / sotto l'ombra perpetüa (da confrontare con XXXI 140), e di Rime CI 38-39 Quandunque i colli fanno più nera ombra, / sotto un bel verde la giovane donna / la fa sparer, com'uom petra sott'erba.
2. Quando il contatto non sussista, s. indica semplicemente una posizione più bassa rispetto a un'altra: Cv II III 6 ne lo eclipsi del sole appare sensibilmente la luna essere sotto lo sole (in un contesto astronomico analogo un'altra volta nello stesso paragrafo, e inoltre in XIV 7, III V 8, 14 e 18 [due volte], If XXIV 2, Pg XXVII 3, XXXII 57, Pd XVI 39, XXI 14, XXIII 12, e anche If XXIX 100; parallelo è il riferimento geografico di Rime CII 27 là sotto tramontana ov'è il gran freddo, e di If XX 126).
Si veda ancora Cv II X 10 dice Salomone ne lo Ecclesiaste: " E un'altra infermitade pessima vidi sotto lo sole... " (cioè " a questo mondo ", " su questa terra ", da Eccles. 5, 12, come in Cv III II 6 sotto lo cielo, e Fiore LVII 6; If VII 6 4 tutto l'oro ch'è sotto la luna; diversa, ma riconducibile a figurazione dello stesso genere, l'immagine di If XXIX 105 Se la vostra memoria... viva sotto molti soli); If XXV 123 l'un si levò e l'altro cadde giuso, / non torcendo però le lucerne empie, / sotto le quai ciascun cambiava muso (cfr. XXXIII 99, e, alquanto diverso, Pg XXVIII 65); Pg XXIX 82 Sotto così bel ciel com'io diviso, / ventiquattro seniori ... venien (la stessa immagine in If XXXII 27 e Pg XVI 2); XXXII 110 un'ombra smorta, / qual sotto foglie verdi e rami nigri / sovra suoi freddi rivi l'alpe porta.
E ancora: Vn I (s. una rubrica del libro de la mia memoria, e quindi con valore medio tra il reale e il figurato, all'interno della metafora complessiva, come pure in II 10); Rime CIII 48, Cv III VI 4 e 5 (riferiti a Dio e agli ‛ Intelletti di sopra '), If XV 19 (con connotazione temporale, per cui si veda anche XXV 79), XVII 115, XXV 35, XXVIII 65 (tronco 'l naso infin sotto le ciglia), XXXIV 46 e 112 (se' or sotto l'emisperio giunto / ch'è contraposto a quel che la gran secca coverchia; ancora al v. 114), Pg XXIV 106, XXVII 124 (la scala tutta sotto noi / fu corsa), XXIX 35, XXX 65, XXXII 19 e 86, Pd XXIII 72, Fiore LXXXIII 13 e CCXV 12; qui anche Pg XIII 68.
Andrà accomunato con tali casi anche If XXV 26 Questi è Caco, / che, sotto 'l sasso di monte Aventino, / di sangue fece spesse volte laco, che va esaminato alla luce di Aen. VIII 189-199 che ne è la fonte immediata, e in particolare alla " spelunca " del v. 193; e pure XXXI 137 Qual pare a riguardar la Carisenda / sotto 'l chinato, " a chi la guardi dal basso, e precisamente dalla parte ov'essa pende ", Sapegno).
2.1. La posizione inferiore, se riferita a località, può essere anche d'immediata prossimità o vicinanza (" ai piedi di "): If XXXII 17 e Pd VI 54 quel colle / sotto 'l qual tu nascesti (" quando gli eserciti romani, condotti da Cesare e Metello, durante la guerra contro Catilina, assediarono e distrussero Fiesole... i pochi abitanti superstiti, raggruppati ai piedi del colle, vi fondarono Firenze ", Mattalia).
3. Per traslato, la preposizione può indicare una ‛ inferiorità ' che è dipendenza o sudditanza: Vn XI 3, Rime XLIV 12 tal dolor ten sotto suo camato / tutti altri, e CXI 4, Cv IV IX 13, con quattro occorrenze, If VIII 17 vidi una nave piccioletta / venir per l'acqua... / sotto 'l governo d'un sol galeoto; XXVII 45 (in metafora), Pg I 66 (s. la balia), XVIII 119 Io fui abate in San Zeno a Verona / sotto lo 'mperio del buon Barbarossa (e vedi poi If XIV 96 e anche I 71 e Pd XXXII 131); Pd XXI 27, XXIII 136, XXVII 122 Oh cupidigia, che i mortali affonde / sì sotto te, che nessuno ha podere / di trarre li occhi fuor de le tue onde!; XXXII 34 e Fiore XCII 2
Inoltre Vn XXVIIII 1 lo segnore de la giustizia chiamoe questa gentilissima a gloriare sotto la insegna di quella regina benedetta virgo Maria; Cv IV XXVIII 19 e Pd VI 52, 95 e 104 Faccian li Ghibellin, faccian lor arte / sott'altro segno (cfr. pure, in questo stesso canto, il v. 7).
Andrà avvicinato ai casi precedenti anche Cv IV XIX 6 le nature... in una sotto una semplice sustanza comprese, per cui cff. il commento di Busnelli-Vandelli.
3.1. In qualche altro caso la ‛ dipendenza ' è una ‛ custodia ', o una ‛ difesa ', come in If XXVIII 117, Pg III 129 l'ossa del corpo mio sarieno ancora / in co del ponte presso a Benevento, / sotto la guardia de la grave mora, e Pd XII 53 siede la fortunata Calaroga / sotto la protezion del grande scudo / in che soggiace il leone e soggioga.
3.1.1. Forse accostabile al precedente è l'impiego di s. in Fiore CCV 2 Bellaccoglienza fu fermata / da questi tre portier sotto tre porte (da Roman de la Rose 14906 [ediz. Lecoy] " souz III peires de clés anclos "); l'interpretazione del Petronio, " dietro ", non sembra mettere nel dovuto risalto il valore mediale strumentale che ha qui la preposizione, ancora riscontrabile in locuzioni odierne come ‛ mettere, chiudere sotto chiave '.
4. La preposizione ha valore modale in unione con sostantivi quali ‛ forma ', Vn VI 2; ‛ figura ', Cv I II 17 (sotto figura d'allegoria), II XII 8, IV I 10 (‛ parlare s. figura '); ‛ pretesto ', I II 13, IV XII 2 e 3; ‛ colore ', III VIII 21 (sotto colore d'ammonire altrui), IX 2; e ancora Vn XXV 10 cose sotto vesta di figura o di colore rettorico.
Un valore sostanzialmente analogo a quello modale (" in base ", " dal punto di vista di ") pare attribuibile anche a Cv II XIII 16 queste... proprietadi sono ne l'Arismetrica: ché del suo lume tutte s'illuminano le scienze, però che li loro subietti sono tutti sotto alcuno numero considerati (si veda il commento di Busnelli-Vandelli); e ancora Pd XX 56.
5. Nell'impiego avverbiale, s., adoperato da solo, ha scarse attestazioni, a indicare una posizione inferiore rispetto a un'altra: Fiore CCXX 13 Vergogna sì respuose: " I' non vi dotto. / Se nel castel non fosse se non io, / non crederei che per voi fosse rotto. / Quando vi piace, intrate al lavorio. / Già per minacce non m'intrate sotto... " (" non vi accostate tanto da nuocermi. È il nostro farsi sotto ", Petronio); anche una ‛ copertura ', come quella del sangue bollente in If XII 103, della pece in XXI 39 O Malebranche, / ecco un de li anzian di Santa Zita ! /Mettetel sotto, e XXII 128 (in rima).
Assai peculiare è il caso di Fiore LVI 14 in sin che no lli cade sotto inversa, riferito all'amante che truova la sua donna diversa.
Per Pg XXVIII 97 'l turbar che sotto da sé fanno / l'essalazion de l'acqua, bisogna intendere s. come " basse regioni dell'atmosfera " (Mattalia), e simili.
6. Più spesso è presente la locuzione avverbiale ‛ di s. ', con riferimento reale come in If XI 26 perché frode è de l'uom proprio male, / più spiace a Dio; e però stan di sotto / li frodolenti; XVI 47, XVIII 74, XIX 46 O qual che se' che 'l di sù tien di sotto; XX 48 (" ai piedi " dei monti di Luni, cioè delle Alpi Apuane; sempre riferito a montagna, in Pg IV 89), XXXIV 64, Pg II 23 (in rima come in XXIII 83), VIII 47, XXIII 83 (‛ là giù di s. ' e cfr. ‛ quà giù di s. ', in XVII 124), Pd II 123 Questi organi del mondo così vanno / ... di grado in grado, / che di sù prendono e di sotto fanno; Fiore CCXXIII 12, in un contesto dal carattere allegorico fortemente erotico-sessuale, come ancora CCXXIV 10 (e cfr. pure CCXXX 4).
In If XVII 117 [Gerione] rota e discende, ma non me n'accorgo / se non che al viso e di sotto mi venta, bisogna intendere, col Petrocchi, che " Dante ‛ sente ventare sia al viso che di sotto ', cioè ‛ nelle parti inferiori del corpo '; e l'effetto di questa duplice ventilazione è ben illustrato dal Vandelli nel commento scartazziniano (e vedi anche Porena). Meno ricca sarebbe la precisazione dantesca se il poeta si limitasse a riferire che ‛ sentiva al viso un vento proveniente dal di sotto ' ".
6.1. Il sintagma avverbiale può ‛ modificare ' direttamente un sostantivo, funzionando da vero e proprio aggettivo (col valore di " sottostante ", " inferiore " e simili): Pg IV 33 Noi salavam per entro 'l sasso rotto, / e d'ogne lato ne stringea lo stremo, / e piedi e man volta il suol di sotto; V 5, IX 76 (si noti come tutti questi casi siano in rima; quest'ultimo esempio si potrebbe anche intendere riferendo di sotto a vidi, ma sembra interpretazione alquanto sforzata), XIII 137.
7. In altri casi, il sintagma ‛ di s. ' si riferisce all'ambito della narrazione o della trattazione, con un rinvio ‛ interno ' a questa, in dipendenza da verbi quali ‛ vedere ' (Vn XIX 3 una canzone ... ordinata nel modo che si vedrà di sotto ne la sua divisione: si noti, in quest'impiego, la frequenza dell'impersonale, per lo più in incidentali introdotte da ‛ sì come '; Cv IV II 11, VIII 9 e 15); ‛ ragionare ', I XI 5; ‛ mostrare ' (IV X 2 come detto è e come di sotto si mostrerà, e 5, e anche I I 17 di sotto, nel quarto trattato di questo libro, sarà propria ragione mostrata); ‛ provare ', IV XX 5, e ‛ dire ', IV XXVI 4 e 8.
8. Il sintagma ‛ di s. ' può anche funzionare come gruppo preposizionale, da solo o con altre preposizioni.
Si ha rezione diretta in Fiore LXXIV 6 sì vidi ombreando / di sotto un pin una donna pregiata, e anche in Pd XXXII 30 il glorïoso scanno / de la donna del cielo e li altri scanni / di sotto lui.
In caso contrario si può avere gruppo sintagmatico tanto con la preposizione ‛ a ', quanto con ‛ da '; esempi per ‛ di s. a ' sono forniti da Cv II III 13, If XIX 73 Di sotto al capo mio son li altri tratti / che precedetter me simoneggiando, XXI 70 (in cui ‛ di ' dipende dall' ‛ uscire ' immediatamente precedente), e Pd XXI 110 un gibbo che si chiama Catria, di sotto al quale è consecrato un ermo.
In If XXXIII 46 io senti' chiavar l'uscio di sotto / a l'orribile torre, può anche trattarsi di un esempio ‛ aggettivale ' (cfr. 7.), nel caso (meno probabile) che ‛ a ' dipenda direttamente dal verbo.
‛ Di s. da ' è infine presente in Pg IX 117 e in Pd XXXII 8 Ne l'ordine che fanno i terzi sedi, / siede Rachel di sotto da costei, Eva.
Più complesso il caso di If XXVI 131 Cinque volte racceso... / lo lume era di sotto da la luna: " cinque volte era acceso... il lume di sotto della luna, il quale di sotto della luna s'intende la mezza parte di lei che in verso la spera terrestre continuamente rimira ", Iacopo.