SOUSA CALDAS, Antonio Pereira de
Poeta brasiliano, nato a Rio de Janeiro nel 1762, ivi morto nel 1814. Dopo i primi studî in patria, fu mandato a Coimbra, nella cui università si laureò dottore in legge. Già allora il suo ingegno poetico si era rivelato, e, poco più tardi, la sua ode Ao homem selvagem, inspirata alle idee del Rousseau, lo rese famoso in Portogallo, mentre d'altra parte gli attirò delle difficoltà con l'Inquisizione, che lo fece persino imprigionare. Tornato nel Brasile, decise di seguire la vita ecclesiastica, e si recò a studiare teologia e a ricevere gli ordini sacri a Roma.
Il suo nuovo carattere trasformò anche l'indole della sua poesia; non più le inquietudini e le ribellioni dell'anima, bensì l'esaltazione della fede, dell'amor di Dio, della carità. Ma il fondo della sua natura perdurava intatto; la malinconia, la visione triste, e a volte pessimistica, della vita, la pietà per il dolorante genere umano, unite a un vasto soffio lirico, fanno la grandezza dei suoi poemi religiosi che rimasero incomparabili nelle letterature di lingua portoghese. Opere: Obras poéticas; Poesías sacras; Cartas de Abdis a Irzeruma.