SOUZA-BOTELHO, Adélaïde Filleul, marchesa di
Scrittrice francese, nata a Parigi il 14 maggio 1761, ivi morta il 19 aprile 1836. Uscita di convento, dove aveva passato la fanciullezza, Adélaïde Filleul andò sposa al conte Alexandre-Sébastien de Flahaut de la Billarderie, quinquagenario, malato e decaduto economicamente. Con la grazia e con l'intelligenza ella riuscì a cattivarsi l'amicizia di uomini politici come Talleyrand e La Fayette e raccogliere nel suo salotto i più illustri letterati del tempo, tra i quali anche l'Alfieri. Nel 1793 fuggì in Inghilterra, conducendo seco il figlio, che doveva più tardi illustrarsi nelle armi (generale De Flahaut); il marito intanto saliva sulla ghigliottina, a Boulogne. A Londra visse stentatamente, e, per necessità di guadagno, scrisse il suo primo romanzo Adèle de Senanges, che la rese celebre da un giorno all'altro. Tornata sul continente, visse qualche tempo ad Amburgo, facendo la modista e continuando a scrivere romanzi. Rientrò in Parigi nel 1797; e ivi, nel 1802, sposò il ministro del Portogallo marchese José-Maria de Souza-Botelho.
I suoi romanzi (alcuni velatamente autobiografici) hanno qualche pregio d'osservazione, e ben rispecchiano la moralità di salotto del tempo. Al primo, già ricordato, seguirono: Émilie et Alphonse (1799), Charles et Marie (1802), Fugène de Rothelin (1808), Eugène et Mathilde (1811), Mademoiselle de Tournon (1820), La comtesse de Fargy (1822); La Duchesse de Guise (1831). Cfr. Øuvres complètes (1821-1822, voll. 6), Øuvres, (1840; 1865, con prefazione del Sainte-Beuve).
Bibl.: A. Marquiset, Les Bas-bleu du premier Empire, Parigi 1903; A. de Maricourt, Madame de Souza et sa famille, ivi 1914.