SOVANA (A. T., 24-25-26 bis)
Paese della Toscana in provincia di Grosseto, frazione del comune di Sorano, situato a 289 m. s. m., tra i fossi Folonia e Calesina.
Sovana fu città etrusca e occupava il sito del paese odierno. Ebbe un periodo di floridezza nel sec. VII-VI a. C., decadde, poi riacquistò importanza a partire dalla metà del sec. III a. C., cioè in seguito alla conquista romana. Fu municipio, poi, con lo stabilirsi del cristianesimo, sede vescovile. Fra il 592-605 cadde in mano dei Longobardi. Fu degli Aldobrandeschi e degli Orsini; nel 1410 passò a Siena e nel 1555 a Firenze. Nel 1660 la sede vescovile fu trasferita a Pitigliano.
Monumenti. - Insignificanti sono gli avanzi dell'antica città etrusca: alcuni tratti delle mura di cinta, resti di un tempietto, tracce di cunicoli e, forse, di due vie. La necropoli - assai estesa - è notevole per la varietà di tombe e per quelle caratteristiche rupestri.
Più interessanti sono le testimonianze artistiche della sua storia medievale. Il monumento più antico è nella chiesa di Santa Maria: un ciborio, con motivi ornamentali alquanto rozzamente scolpiti, da ritenersi del sec. IX. Di poco posteriori sono alcune sculture sul portale e sull'abside del duomo. Questo (a struttura basilicale, con transetto, cupola ellittica all'interno e ottagona, con quattro raccordi, all'esterno campanile sulla facciata, pilastri con colonne anulate nella navata maggiore, capitelli rozzamente figurati, volte a crociera erette in tempi differenti) venne ricostruito, in massima parte su edificio preesistente (IX-XI sec.), nel sec. XII. Alcune opere conservate nella cattedrale, la quale venne seguitata nel secolo XIII, possono offrire interesse: qualche reliquiario, il sarcofago di San Mamiliano (sec. XV). La Rocca Aldobrandesca (sec. XIII), il palazzo pretorio, il palazzo comunale, la loggia, e altri edifici sono pure di assai remota costruzione.
Bibl.: F. Gamurrini, Dell'antica diocesi e pieve di Sovana, Pitigliano 1891; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, III, Milano 1904; C. A. Nicolosi, La montagna Maremmana (coll. Italia Artistica), Bergamo 1911; P. Toesca, Storia dell'arte italiana, Torino 1927; M. Salmi, La scultura romanica in Toscana, Firenze 1928; id., L'architettura romantica in Toscana, Milano-Roma s. a.; R. Bianchi-Bandinelli, Sovana, Firenze 1929, con esauriente bibl. a pp. 122-124; Åke Åkeström, Studien über die etrusischen Gräber, In Acta Inst. Rom. regni Sueciae, III, Lund 1934, pp. 98-107.