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sovraposta

di Andrea Mariani - Enciclopedia Dantesca (1970)
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sovraposta

Andrea Mariani

Unica occorrenza in If XVII 16 Con più color, sommesse e sovraposte / non fer mai drappi Tartari né Turchi. Per il testo e la punteggiatura cfr. Petrocchi, ad l., dove si ha pure un sommario riassunto della questione (più grammaticale-sintattica che semantica) relativa alla coppia sommesse-sovraposte.

Scartata la chiosa del Daniello (" sommesse, cioè: vesti da portar sotto; che si chiaman sottane: sopraposte... vesti da portar di sopra "), dal Venturi in poi tutti i commentatori sono d'accordo nell'attribuire a ‛ sommessa ' il significato di " lavoro di sfondo " in un ricamo, in un arazzo, e a s. il senso di " rilievo ", " lavoro che spicca ", rispetto allo sfondo e che è, o appare, ‛ posto sopra ' alle sommesse; queste ultime erano ottenute con ricami orizzontali sulla trama, ed erano di colori tenui; le sovraposte si ottenevano con ricami verticali, ed erano di colori più vivaci (cfr. Porena, Sapegno).

Riferendosi ai disegni sulla pelle di Gerione, " le sommesse potrebbero corrispondere ai nodi, e le sopraposte alle rotelle " (Chimenz; cfr. v. 15). V. anche SOMMESSA.

Vocabolario
sovrapósto
sovraposto sovrapósto agg. – Variante ant. di sovrapposto. Il femm. sovraposta è usato da Dante come sost. (in Inf. XVII, 16) per indicare i fili che, in un tessuto o ricamo o altro lavoro analogo, risaltano in rilievo sul fondo intrecciandosi...
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