sovvenenza
Ricorre una volta nel Fiore, nella perifrasi ‛ aver s. ', " sovvenirsi ", " ricordarsi ": Al buono Amico e a Bellaccoglienza / rende' grazie mille e mille volte; / ma di Ragion non ebbi sovvenenza (CCXXXI 11), in corrispondenza con Roman de la Rose 21760 " Mais de Raison ne me souvint ".
Nel senso di " rimembranza " che ha qui, è parola di tradizione sicula (cfr. Notaro Dal core mi vene 82; Rinaldo d'Aquino Venuto m'è in talento 51), da interpretare come gallicismo (cfr. R. Bezzola, Abbozzo di una storia dei gallicismi italiani nei primi secoli, Heidelberg 1925, 12 e 245). Vedi SOVVENIRE.