Letterato, uomo politico e mineralista (Macerata 1801 - Firenze 1863). Autore, in gioventù, di versi lodati da V. Monti e G. Perticari, frequentò a Roma l'Accademia ecclesiastica: uscitone prelato, senza aver preso però gli ordini sacri, intraprese la carriera di governo. Reggente della legazione di Ravenna durante l'assenza di A. Rivarola, quindi a Spoleto come delegato, fu infine a Roma dove divenne prefetto delle armi sotto Gregorio XVI, e tenne l'ufficio col titolo di presidente delle armi nel ministero costituito da Pio IX nel 1847. Ritiratosi a vita privata si dedicò a studî di botanica, ma è soprattutto noto per la collezione di minerali che egli riuscì a mettere insieme e che, acquistata (1851) dal governo pontificio per l'univ. di Roma, forma ancor oggi un nucleo importante di quel museo di mineralogia. Descrisse la meteorite di Monte Milone (Marche), caduta nel 1846.