spalmare
Compare in Fiore XLV 8., dove parla Ragione: Tu sì ha' cominciato a biasimarmi / perch'i' l'Amor ti volea far fuggire, / che fa le genti vivendo morire, / e tu 'l saprai ancor se no llo spalmi!
Come rileva il Parodi, s. indica qui il contrario di ‛ impalmare ' (" congiungere palma con palma in segno di promessa "), cioè " rompere il patto, la promessa " giurata ad Amore. Con questo senso il verbo non risulta documentato altrove, e non è da escludere che si tratti di una neoformazione, di un tipo caro al D. della Commedia (cfr. ad es. ‛ scalappiare ', rifatto su ‛ accalappiare ', in Pg XXI 77). Numerose invece le attestazioni di ‛ impalmare ' (cfr. G. Morelli, Ricordi, a c. di V. Branca; Firenze 1956, 342: " e di poi in sua presenza e in Santa Croce m'impalmò, ed io a lui "; F. Sacchetti Trecentonovelle CXL " Tutti s'accordorono, e alla mensa s'impalmorono, e giurorono insieme ".