Vedi SPARTA dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SPARTA (v. vol. vii, pp. 429-433)
I risultati degli scavi degli ultimi anni, sull'acropoli, hanno chiarito che l'edificio circolare - già ritenuto dagli editori molto vicino come schema alla skiàs e datato in periodo arcaico - presenta in realtà pianta semicircolare (si tratta di un recinto delimitante una eschàra e altri elementi riferibili con sicurezza a un culto ctonio) e non risale oltre il V sec. a. C.
Sempre sull'acropoli è stato parzialmente scavato un vasto edificio di destinazione ignota (agorà, ginnasio?) risalente al IV sec. a. C. e rimasto in uso sino ad età bizantina; nell'interno dell'edificio, tra i numerosi trovamenti è da segnalare una statua femminile in bronzo, a grandezza naturale, di periodo romano.
Nell'area della città sono stati rinvenuti due interessantissimi complessi di mosaici pavimentali: nel primo sono raffigurate Muse - delle quali, più o meno frammentarie rimangono le figure di Calliope, Urania e Polimnia -, personaggi - Saffo coronata con diadema, Alcibiade, Alcmane, Anacreonte (?) -, scene di caccia, personificazioni del giorno e della notte, ed Helios, secondo l'iconografia di Alessandro Magno. Il secondo complesso di mosaici rappresenta una scena iliaca: si conservano, frammentarie, le figure di Taltibio, Briseide e Patroclo, ciascuna contrassegnata dal nome scritto vicino.
Nelle immediate vicinanze dell'attuale centro sono stati effettuati varî ritrovamenti. A 4 km, ad Aphysou, sulla riva opposta dell'Eurota, sono in corso sondaggi con lo scopo di localizzare i santuarî nominati dalle fonti: il famoso tempio di Pasiphae (Plut., Agis, 9; Cleomene, 7; Cic., De divin., i, 43; Tertull., De Anima, 56) e il santuario di Ares Therìtas (Paus., iii, 19, 7). In località Kterakia è stato riportato alla luce un edificio di forma all'incirca quadrata, di destinazione ignota, che in periodo romano, con l'aggiunta di un pròpylon è servito come tomba di famiglia - come sicuramente attestano i quattro sarcofagi rinvenuti nell'interno - e più tardi, in periodo bizantino, è stato provvisto anche di un'abside. Alcune decorazioni marmoree dell'edificio primitivo son state ritrovate, in frammenti, nell'interno dell'abside.
In località Calogonia, sulla strada che da Sparta porta al Menelaion, è stato ritrovato un piccolo edificio rettangolare - m 13 × 8,50 - probabilmente un piccolo santuario, di periodo arcaico. Più lontano, in località Psychiko, si ha un grande altare, che con probabilità è possibile porre in relazione con l'Amyklaion o con il santuario di Zeus Ploùsios (Paus., iii, 19, 5) situato sulla strada di Therapne.
Bibl.: Bull. Corr. Hell., LXXXVII, 1963, p. 759; LXXVIII, 1964, p. 730 ss.; LXXXIX, 1965, p. 717 ss.; XC, 1966, p. 793 ss.