SPARTEINA
Alcaloide non ossigenato della ginestra (Cytisus scoparius Link; v. citiso). Liquido alcalino incoloro, denso, amaro, di odore penetrante, poco solubile nell'acqua, solubilissimo nell'alcool e nell'etere. Fra i suoi sali il solfato è il più solubile in acqua e il più stabile, e parciò ial solo usato in medicina.
Negli animali la sparteina ha azione simile a quella della coniina. In una prima fase dell'avvelenamento si notano: tremori, incoordinazione di movimenti, amento dei rillessi e convulsioni toniche.In una seconda fase stupore, rallentamento progressivo del respiro, stato di collasso e morte per asfissia. Fra le sue azioni fisiologiche, la più studiata è quella sul cuore e sul circolo (G. Cristina e altri). È stato messo bene in evidenza che la sparteina nei cuori normali rallenta la sistole e ne aumenta l'energia. Entrambe le fasi del ciclo cardiaco sono più lunghe, non perhé sia disturbata la conducibilità dello stimolo, ma perché la durata delle cóntrazioni cardiache è più lenta. La sparteina non può essere considerata un vero cardiotonico paragonabile alla digitale. Mentre la digitale rallenta ritmo, restringe i vasi, aumenta la pressione, la sparteina in dosi terapeutiche agisce in senso opposto. Tuttavia viene talvolta adoperata specialmente nei disturbi cardiaci d'origine nervosa e quando altri rimedî o hanno fallito o hanno già cessato di agire sul cuore.
La Farmacopea italiana (1929) registra il solfato di sparteina (sparterteinum sulfuricum, C15H26N2 • H2SO4 • 5H2O); polvere cristallina, bianca, inodora, amara, solubile in 2 parti di acqua e 5 di alcool. Quantità massime per gli adulti: gr. o,20 per dose e gr. 0,80 nelle 24 ore.