SPATANGIDI (lat. scient. Spatangidae)
Famiglia di Echinidi Nodostomi che comprende specie a simmetria bilaterale, ad apice compatto, a plastron anfisterno, ad ambulacri pari petaloidi e superficiali. Questa famiglia, ricca di generi e di specie, comparve nel Cretacico ed è largamente rappresentata nei mari odierni.
È suddivisa in tre sottofamiglie: Toxasteridae, a guscio subcordiforme, a petali pari più o meno flessuosi, a peristoma subpentagonale, con specie tutte del Cretacico; Asterosomidae, a peristoma trasverso o labiato, a petali pari relativamente lunghi e aperti, con forme fossili e viventi; Lovenidae, a guscio ovoide o subcordiforme, mediocremente gonfio, a peristoma trasverso o labiato, a petali pari superficiali, relativamente più o meno corti e larghi, chiusi, con specie fossili e viventi.
Il genere Spatangus Klein della sottofamiglia Lovenidae eomprende specie a guscio cordiforme, talora di grandissime dimensioni. Questo genere, ricco di specie, comparve nell'Eocenico e raggiunse il massimo sviluppo nel Miocenico, poi cominciò a diminuire. Complessivamente si conoscono una settantina di specie, di cui una diecina viventi. Tipo: S. purpureus Müller. Nel Mediterraneo si conoscono S. inermis Mortensen, S. Distefanoi Checchia-Rispoli, S. purpureus, che è il più comune e raggiunge circa 12 cm. di diametro; quando è fresco ha un colore violetto porpora molto cupo; abita i fondi sabbiosi, a partire dai 15 m. di profondità sino ai 40; rimonta sino alle coste della Norvegia e discende a sud sino alle Azzorre; eccezionalmente è stato pescato sino a 900 m. di profondità.