specie indicatrice
Particolare tipo di bioindicatore che con la propria presenza è in grado di fornire informazioni circa lo stato di salute, e quindi di conservazione, di un ecosistema. Il concetto di specie indicatrice è derivato alla biologia della conservazione dall’ecologia animale, la quale, infatti, si occupa dei rapporti tra le diverse specie e tra ciascuna specie e le caratteristiche ambientali all’interno di un ecosistema; quindi, una volta noti i fattori che alterano la distribuzione spaziotemporale di una specie si dovrebbe, in teoria, essere in grado di relazionare la sua presenza, la sua assenza o le sue variazioni di abbondanza con le perturbazioni che agiscono sull’ambiente. In questo senso le specie (o i gruppi di specie) più sensibili, e che rispondono meglio alle variazioni ambientali, possono essere utilizzati come indicatrici. È essenziale, tuttavia, che sia nota nel dettaglio la storia naturale della specie e che su essa siano state compiute ricerche di base prima di poterla utilizzare come specie indicatrice. È molto diffusa una scala basata su una successione di specie con esigenze ecologiche via via crescenti per definire la qualità delle acque interne, senza dover ricorrere ad analisi chimiche, che generalmente richiedono l’impiego di costose apparecchiature. In ambiente terrestre sono, invece, molto utilizzati come indicatori gli Uccelli nidificanti e i Lepidotteri diurni. Entrambi questi gruppi infatti, grazie alle loro caratteristiche di mobilità, rispondono rapidamente sia in termini positivi sia negativi a variazioni del paesaggio quali, per es., la perdita o la degradazione dell’habitat. Il monitoraggio di specie appartenenti a questi gruppi, inoltre, presenta vantaggi di tipo pratico ed economico. Negli ecosistemi marini, invece, i programmi di monitoraggio della salute dei mari si avvalgono di predatori apicali (Mammiferi o Uccelli) distribuiti su larga o larghissima scala. Il pinguino di Adelia Pygoscelis adeliae, per es., grazie alla sua distribuzione circumantartica e alla sua posizione nelle rete trofica, viene utilizzato come specie indicatrice della salute dell’intero Oceano meridionale. Il concetto di specie indicatrice è legato anche a quello di specie ombrello, specie focale e specie chiave, ma non coincide con nessuno di essi.
→ Biologia della conservazione