speculazione
speculazióne s. f. – In economia è l’operazione di acquisto e rivendita, in tempi successivi, di beni mobili o immobili o di attività finanziarie allo scopo di trarne profitto. L’obiettivo è di ottenere un guadagno derivante dalla differenza tra i prezzi attuali e quelli futuri e non dall’utilizzo del bene o dell'asset finanziario a fini produttivi (per es. produzione di pasta o benzina). La fonte del guadagno, pertanto, non è la creazione di valore economico, ma l’assunzione di un rischio basata su valutazioni soggettive. La s. può assumere la forma di operazioni di copertura (hedging), attraverso le quali, in una determinata operazione economica, si offre protezione dal rischio di perdite derivanti da eventuale variazione dei prezzi, con guadagni nell’operazione a termine, che fa da contropartita. Per es., un imprenditore agricolo, temendo una diminuzione dei prezzi del grano al prossimo raccolto, potrebbe essere interessato ad assumere la posizione corta (di venditore a un prezzo prefissato) in un contratto a termine sul grano e solo la presenza di una controparte (un assicuratore-speculatore) disposta ad assumere una corrispondente posizione lunga (di compratore) può offrirgli questa copertura. Supposto che l'assicuratore-speculatore abbia previsto correttamente l’evoluzione al rialzo del prezzo del grano, quando esso gli viene consegnato dovrà essere attrezzato per conservarlo in attesa del momento propizio per rivenderlo. Per evitare questo incomodo e i connessi costi di conservazione e trasporto, cercherà di trovare in anticipo una controparte (un industriale della trasformazione o un altro speculatore) desiderosa di acquistare a termine il grano a un prezzo superiore, magari di poco, a quello da lui concordato con l’agricoltore e darà istruzioni di consegnargli direttamente il grano. L’istituzionalizzazione e la standardizzazione di questa procedura dà vita a una Borsa futures. Nel caso di operazioni aventi per oggetto attività finanziarie (per es. titoli azionari), l’investimento con orizzonte di lungo periodo si può considerare assimilabile al fine produttivo, mentre la s. si associa alla brevità dell’intervallo che intercorre fra apertura e chiusura di una posizione. La propensione alla s. tende a propagarsi per contagio; l’eccesso di s. che ne consegue aumenta la volatilità dei titoli azionari e crea euforia e panico, generando e distruggendo bolle finanziarie (v. ). Tramite i contratti derivati, lo speculatore amplifica i valori realizzando la cosiddetta : con un esborso iniziale nullo, come nel caso dei contratti a termine, o relativamente contenuto, come nel caso di futures o opzioni, si può assumere un'ampia posizione speculativa. Questo tipo di s. ha prodotto, a cavallo fra il 20° e il 21° sec., disastri finanziari compromettendo società ritenute solidissime, come la Procter&Gamble, vittima di un utilizzo errato di interest-rate swaps, la Metallgesellschaft per futures sul petrolio, la Orange county per derivati su tasso di interesse, la Barings bank per s. su indici azionari.