spedire
In If XXVI 18, con costrutto intransitivo pronominale: tra le schegge e tra ' rocchi de lo scoglio / lo piè sanza la man non si spedia, non " si traeva d'impaccio ", sicché " non riusciva a muoversi e ad avanzare " (Scartazzini-Vandelli; " e per questo vuole allegoricamente significare che dal furto e ladroneggio non si spaccia l'affetto, che è significato da' piedi, sanza la mano; cioè sanza l'opera, che è significata per la mano ", Buti).
Negli altri tre luoghi il verbo ricorre al participio (attributivo o predicativo), con un valore più ampio rispetto a quello del passo già considerato, ma fondamentalmente analogo: infatti lo spedito duce cui è paragonata Beatrice (Pd XXX 37) è il " duce che è prossimo ad aver assolto la sua missione (spedito è propriamente ‛ liberato ') ", Porena; e anche l'anima santa che, tacendo, si mostrò spedita / ... di metter la trama / in quella tela ch'io le porsi ordita (XVII 100) è quella che, avendo terminato il suo compito, è " libera dalla cura di rispondere alla mia domanda e di chiarire i miei dubbi " (Sapegno e altri; ma il Venturi: " si mostrò pronta ad espormi e schiarirmi questi avvenimenti futuri ").
Riferito a cosa, in Pg XX 5 'l duca mio si mosse per li / luoghi spediti pur lungo la roccia, cioè " non occupati da quelle anime che si purgavano, poste a giacere bocconi, le quali erano lungo il girone dalla parte di fuori " (Daniello), quindi ancora " liberi ", " non impediti ", in senso materiale. V. anche ESPEDITO.