spelta
Soltanto nella similitudine volta a chiarire come l'anima dei suicidi si leghi nei nocchi arborei: Cade in la selva, e non l'è parte scelta; / ma là dove fortuna la balestra, / quivi germoglia come gran di spelta (If XIII 99; unica la rima con disvelta e scelta). Chiosa il Boccaccio: " È la spelda una biada la qual gittata in buona terra cestisce molto ". In effetti la s. è una sorta di frumento proveniente dalla Pannonia. Il vocabolo è presente, nella forma " spella ", nei Nuovi testi del Castellani (Ricordi rurali di Val di Streda, anno 1273, p. 197; e v. il glossario).