spending review
<spèndiṅ rivi̯ùu> locuz. sost. ingl., usata in it. al femm. – Espressione inglese (lett. ‘revisione della spesa pubblica’) che indica un insieme complesso di procedure e politiche atte a migliorare la gestione (e la programmazione) del bilancio pubblico sia dal punto di vista contabile e finanziario, sia per quanto riguarda le modalità di produzione e allocazione della . Il proposito della s. r. è dunque quello di incrementare l’efficacia della spesa rispetto agli obiettivi e favorire una maggiore efficienza nell’utilizzo delle risorse materiali e umane a disposizione tramite la riorganizzazione e la razionalizzazione dei processi di produzione dei servizi. Si tratta di un lavoro puntuale, a livello microeconomico, da svolgere nelle singole amministrazioni centrali e periferiche che richiede tempi medio lunghi per dare risultati effettivi e informazioni (non solo di carattere finanziario) complete, tempestive e comparabili. In Italia, con d. lgs. 52/2012 è stato istituto il Commissario straordinario per la razionalizzazione della spesa per acquisti di beni e servizi, la cui nomina è stata demandata a E. Bondi, con l’obiettivo di recuperare 4,2 miliardi di euro attraverso la rapida attuazione di un programma di revisione della spesa pubblica.