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spesa pubblica

Lessico del XXI Secolo (2013)
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spesa pubblica


spésa pùbblica locuz. sost. f. – Totale delle uscite della Pubblica amministrazione per svolgere le sua attività di fornitura di servizi pubblici e di trasferimenti all’economia privata. In Italia, questo aggregato ha raggiunto nel 2011 all’incirca il 50% del PIL (Prodotto interno lordo). La s. p. concerne l’amministrazione centrale (i ministeri), gli enti previdenziali e le amministrazioni decentrate (Regioni ed enti locali). Dal punto di vista economico, la distinzione più significativa è quella tra spesa per beni e servizi e spesa per trasferimenti. Nel primo caso, la s. p. crea valore aggiunto, finanziando il processo produttivo dei servizi pubblici, in quanto si tratta di uscite rivolte all’acquisto di beni intermedi correnti (consumi e attrezzature) e di servizi di lavoro (stipendi dei pubblici dipendenti), nonché di investimenti che vanno a incrementare lo stock di capitale pubblico (infrastrutture, edifici pubblici). I trasferimenti sono invece sussidi in denaro e in natura a famiglie e imprese, senza un corrispettivo diretto da parte dei beneficiari. Rientrano in questa seconda categoria le pensioni pubbliche, le agevolazioni alle imprese e gli aiuti per l’assistenza e la disoccupazione, nonché, sebbene la natura sia completamente diversa, gli interessi sul debito pubblico. La s. p. per beni e servizi, corrente e d’investimento, è una componente autonoma della domanda aggregata (spesa autonoma) alla stessa stregua del consumo autonomo, degli investimenti privati e delle esportazioni, per cui produce sul reddito i medesimi effetti moltiplicativi di breve periodo. La spesa per trasferimenti, invece, accrescendo il reddito disponibile delle famiglie e le risorse per le imprese, diventa domanda aggregata indirettamente, tramite il consumo e l’investimento privato. La s. p. ha anche ricadute nel lungo periodo, in particolare sul tasso di crescita potenziale dell’economia, quando assume la veste di investimento in capitale materiale, immateriale e umano. Quest’ultimo aspetto è particolarmente rilevante, dato che alcuni importanti capitoli di spesa corrente, come l’istruzione e la sanità, hanno proprio il risultato di accrescere il capitale umano che interagisce con i fattori produttivi privati, in particolare il lavoro, aumentandone la produttività. La politica della s. p. può perseguire finalità sia allocative sia distributive. La politica allocativa riguarda la composizione della spesa, cioè la distribuzione nei vari settori in relazione ai fabbisogni espressi dalla collettività. In Italia, le quote sul PIL più significative della spesa primaria, cioè al netto di quella per interessi, riguardano (dati relativi al 2011): la spesa previdenziale (20,4%), la sanità (7,4%), l’istruzione (4,4%), l’ordine pubblico (2%) e la difesa (1,5%). In merito alla politica distributiva della s. p., alcuni capitoli svolgono una funzione di riduzione delle disuguaglianze nella collettività, come la spesa che finanzia gli istituti di contrasto della povertà e di sostegno alla non autosufficienza e disabilità e, genericamente, alla famiglia, alla natalità e all'infanzia; complessivamente, questa componente assistenziale si colloca, in Italia, intorno al 4% del PIL. Al volume di s. p. non è detto che corrisponda il raggiungimento degli obiettivi che questa si pone, per cui occorre sempre valutarne l’efficienza (v. ).

Vedi anche
débito pùbblico débito pùbblico In senso lato il debito diretto dello Stato, quello delle aziende statali autonome (come per es. l’ANAS), delle Regioni, delle Province, dei Comuni, delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza, delle imprese ed enti speciali che direttamente o indirettamente appartengono ... consumo Il processo o l’atto mediante cui i beni economici sono utilizzati e, nel caso di beni materiali, integralmente o parzialmente distrutti per appagare un bisogno ( consumo di godimento) o per produrre nuovi beni ( consumo produttivo o riproduttivo). Si dicono, in accezione particolare, consumo improduttivi ... reddito L’utile che viene dall’esercizio di un mestiere, di una professione, di un’industria, da un qualsiasi impiego di capitale. ● In economia, il flusso di moneta, beni o servizi, ricevuto da singoli individui, collettività, imprese o dall’economia nazionale nel suo complesso, in un dato periodo di tempo. ... Previdenza sociale Complesso di istituti e attività, gestiti e svolti direttamente dallo Stato (previdenza sociale obbligatoria) o da organismi autorizzati (previdenza complementare o integrativa) che hanno per obiettivo quello di assicurare ai cittadini la possibilità di far fronte a particolari situazioni di necessità ...
Altri risultati per spesa pubblica
  • spesa pubblica
    Dizionario di Economia e Finanza (2012)
    Totale delle uscite della pubblica amministrazione per svolgere le sua attività di fornitura di servizi pubblici (➔ servizio pubblico) e di trasferimenti all’economia privata. In Italia, questo aggregato raggiunge all’incirca il 48% del PIL. Spesa Pubblica
  • spesa pubblica
    Enciclopedia on line
    Erogazione di risorse effettuata dallo Stato e da altri enti pubblici per produrre beni e servizi necessari al soddisfacimento dei bisogni pubblici e al raggiungimento delle altre finalità perseguite dagli enti stessi (➔ anche spesa).
Vocabolario
anti-spesa
anti-spesa (anti-spese), agg. Che si propone di ridurre la spesa pubblica corrente, bloccando le spese che eccedano i limiti stabiliti dalla disposizione legislativa che le autorizza. ◆ La brutta sorpresa è diventata ufficiale giusto due...
blocca-spese
blocca-spese blocca-spesa (blocca-spese, blocca spese), agg. Finalizzato a contenere le spese; con particolare riferimento al controllo della spesa pubblica. ◆ Il freno alle uscite di cassa fin qui ha funzionato, ed è destinato a divenire...
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