spettro psicotico
Modello di ricerca e diagnosi clinica della schizofrenia e dei disturbi correlati che enfatizza la presenza di segni e sintomi isolati, sindromi sottosoglia e tratti temperamentali o di personalità. Lo s. p. ipotizza l’esistenza di un continuum psicopatologico che comprende a un estremo le forme lievi e attenuate, all’altro i disturbi conclamati (disturbi dell’umore con manifestazioni psicotiche, disturbi schizoaffettivi e deliranti e, in ultimo, schizofrenia vera e propria), passando attraverso i disturbi di personalità (in particolare quelli del cluster A, l’evitante e il borderline; ➔ personalità, disturbo della). Attraverso diversi strumenti obiettivi di indagine (questionari, check-list e interviste strutturate), lo s. p. viene concepito come un costrutto multicomponenziale definito da cinque fattori principali: paranoia (analizza i tratti che vanno da una lieve ipervigilanza alla diffidenza, sospettosità, interpretatività e autoriferimento paranoico); schizotipia- schizoidia (esplora religiosità, superstizione, pensiero magico e bizzarro); sensitività interpersonale (indaga la tendenza a evitare gli altri per la paura di non essere capiti o di essere criticati; questa tendenza può talora estendersi oltre i limiti della sensitività interpersonale e il soggetto può perdere le capacità di critica e il giudizio di realtà); dispercezioni (esplora manifestazioni che possono essere considerate al limite con una sintomatologia a espressività piena di deliri e allucinazioni; indaga inoltre fenomeni dissociativi); sintomi tipici (sintomi tipici delle psicosi secondo il DSM-IV Text Revision). I domini sono a loro volta suddivisi in sottodomini, che esplorano autostima, rigidità di pensiero, interpretatività, ipervigilanza, sospettosità, rabbia e iperreattività, fanatismo, depersonalizzazione e derealizzazione, illusioni.