Filosofo greco (m. 339 a. C.); nello scolarcato dell'Accademia successe (347) a Platone, suo zio materno. Delle sue opere rimangono solo due frammenti. L'ambito problematico a cui si riferiscono gli scritti di S. è quello della tarda dialettica platonica, in cui l'originario motivo del "simile", cioè dell'elemento "comune" a molte cose e perciò di esse predicabile, si sviluppa in quelli della "divisione" e "definizione" dei concetti o degli "esemplari", e della conseguente classificazione sistematica delle cose.