speziale (ispeziale)
Se si escludono le due occorrenze di If XI 63 e Fiore CXIII 1, dove appare in forma prostetica (persone ispeziali), la voce compare esclusivamente nel Convivio, dove spesso, contrapposto a ‛ generale ', acquista il valore di un tecnicismo filosofico, col significato di " particolare ", " specifico ", nel senso di " proprio della specie ": larghezza è una speziale, e non generale, cortesia (II X 7); dopo le generali laude a le speziali si discende (III XIV 1; un'altra analoga occorrenza nello stesso paragrafo).
Anche quando il contesto non offre una contrapposizione così esplicita, l'aggettivo, accompagnandosi a sostantivi dalla forte connotazione filosofica, forma dei sintagmi in cui s. rimane ancora vincolato al lessico specificamente scolastico: speziale vita (II VII 3), speziale pensiero (II IX 1 e VII 8), speziale effetto (II X 6), speziale amore (III III 2, VIII 13), spezial parte de l'anima e del corpo (II VI 2), laude speziale (III V 1, due volte), spezialissime cagioni (III VI 5), ispeziale fine (IV V 12). Meno tecnico è il sintagma speziale capitolo (I X 14, IV III 10, XXI 1), che ricorre tutte le volte in cui D. vuole consacrare un " capitolo particolare " a un argomento specifico.
Invece, quando in IV IV 13 (due volte), V 10 (due volte) e 20 (due volte) si allude allo spezial nascimento e allo spezial processo di sviluppo della storia di Roma attuatosi sotto la guida della divina Provvidenza, il termine acquista la sfumatura semantica di " privilegiato ".
Infine anche in If XI 63 Per l'altro modo quell'amor s'oblia / che fa natura, e quel ch'è poi aggiunto, / di che la fede spezïal si cria, il criterio che separa i frodolenti dell'ottavo dai traditori del nono cerchio si fonda su una distinzione tra un " vinculum generale " e un " vinculum speciale " che lega gli uomini (Benvenuto); cfr. Cv III XI 7.