spezieria
Ricorre nel Fiore, nella rassegna dei casi speciali in cui è autorizzata la pratica delle elemosine: E se 'n cavalleria alcun volesse / intender, per la fede e sé alzare, / non falleria già sed e' chiedesse, / infin che sé potesse ben montare, / e avere spezieria che potesse / conducersi in la terra d'oltre mare (CXIV 13).
La parola pone un difficile problema interpretativo. Il Parodi spiega, interrogativamente: " denaro necessario, ecc. ", interpretazione che sembra convalidata dal Roman de la Rose che nel luogo corrispondente ha estouveirs, cioè " tutto il necessario " (" ... Bien peut, si con j' ai dit devant, / Mendier tant qu' il puisse ouvrer / Pour ses estouveirs recouvrer ", v. 11478). Tuttavia nelle numerose testimonianze antiche del termine (cfr. ad es. Dec. III Introd. 6; Trecentonovelle LXXXVIII), esso presenta sempre il senso di " spezie ", " aromi ", e risulta difficile spiegare la particolare accezione del Fiore. Si potrebbe forse pensare a un uso ironico, dato che le spezie venivano solitamente importate dalla " terra d'oltre mare ". Resta priva di qualsiasi giustificazione la chiosa del Petronio: " e ottenere un beneficio per potersi recare oltre mare. Allude ai numerosi ordini militari, cavallereschi e religiosi nello stesso tempo, come i Cavalieri del Santo Sepolcro, di Malta e simili ".